Le manifestazioni degli agricoltori italiani sono continuate sabato, con circa 150 trattori presenti ad Orte, a un'ora da Roma, che annunciavano il loro imminente arrivo nella capitale, secondo un videografo dell'Agence France-Presse.

Gli agricoltori arrabbiati hanno marciato in un convoglio vicino a un'importante autostrada, chiedendo miglioramenti nelle loro condizioni di lavoro e nel reddito.

Uno dei manifestanti, Felice Antonio Monfili, ha detto: “Andremo tutti a Roma, tutta l'Italia”, senza specificare la data.

E ha aggiunto: “L'agricoltura italiana si è risvegliata. E' un fatto storico e i presenti lo dimostrano. Per la prima volta nella loro storia, gli agricoltori sono uniti sotto la stessa bandiera, quella dell'Italia”.

Nelle ultime settimane si sono verificate manifestazioni estemporanee dalla Sicilia al nord del Paese. Ora vengono regolarmente segnalati convogli di trattori che bloccano le strade, anche se la portata del movimento non ha raggiunto il livello delle proteste degli agricoltori in Francia, Germania o Belgio.

Le loro richieste spaziano dai reclami sulle normative UE all’impatto dell’inflazione e dei costi del carburante.

Gli agricoltori chiedono di incontrare il governo del premier Giorgia Meloni.

Un altro manifestante, Domenico Cergi, ha dichiarato: “Attraverso questa protesta ci aspettiamo che il governo ci dia risposte personali”. “La situazione è critica”, ha protestato, “non possiamo essere schiavi dei nostri affari”.