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Italia: Con la questione migranti a Lampedusa la popolarità della Meloni è scemata

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Italia: Con la questione migranti a Lampedusa la popolarità della Meloni è scemata

Di base
Un sondaggio d’opinione condotto l’11 settembre ha testimoniato i dubbi degli italiani sull’efficacia del nuovo governo: solo il 35% di loro si considerava soddisfatto delle politiche attuate, contro il 50% dei primi giorni del mandato Meloni.

“Bugiardo”, “impotente”, “perso” Sulla pagina Facebook di Giorgia Meloni, commenti offensivi, spesso intervallati da emoticon ridenti, si accumulano sotto uno dei recenti video pubblicati dal presidente – non vuole femminilizzare il termine – della Repubblica Italiana Consiglio, che vuole tuttavia essere certo della sua ferma volontà di continuare a lavorare per mantenere i suoi impegni contro l’immigrazione clandestina. »

Un sondaggio d’opinione condotto dal talk show politico “No 7” l’11 settembre ha mostrato i dubbi degli italiani sull’efficacia del nuovo governo, poiché solo il 35% di loro si ritiene soddisfatto delle politiche attuate, rispetto al 50% in Italia. I primi giorni del suo mandato. L’indagine è stata condotta pochi giorni prima dell’inizio della nuova crisi migratoria a Lampedusa.
Nella piccola isola italiana, più vicina alla Tunisia che alla Sicilia, i residenti che da più di un decennio fanno fronte al calo dei migranti preferiscono usare il sarcasmo con rassegnazione. Sulle colonne del sempre serio Corriere della Sera qualcuno ha scherzato: «In un giorno hanno pulito tutto, avresti pensato di essere in Svizzera», riferendosi alla coordinatissima visita di domenica di Giorgia Meloni con il presidente. Commissione Europea Ursula von der Leyen Il rumore che incuriosisce Lampedusa. Vito Fiorino, pescatore locale che nel 2013 ha salvato 47 persone con la sua piccola imbarcazione, si è meravigliato sulle pagine del quotidiano nazionale milanese: “Da allora non è cambiato nulla. Abbiamo vissuto situazioni molto peggiori di questa e nessuno ne ha parlato”.

“Sinistra o destra, non cambia nulla.”

E a 1.200 chilometri di distanza, più a nord, ai Parioli, quartiere alto della Roma borghese, i numerosi sbarchi degli ultimi giorni sembrano non smuovere più molte persone. Sulla terrazza del caffè ultra-chic Caffè Hungaria, Pietro, un pensionato in abito elegante, è più preoccupato per i tassi di prestito alle stelle che rendono difficile per suo nipote diventare padrone di casa: “Sono passati dieci anni da quando abbiamo ricominciato a raccontare questa storia; non cambia niente né a destra né a sinistra, e con la Meloni è anche peggio.

A pochi passi, Mirko, guardia giurata, controlla il sito dell’oleodotto dove sono stati effettuati ritrovamenti archeologici. Lui è più feroce: “L’ho votata e me ne pento. Ci aveva promesso il blocco navale per risolvere il problema degli immigrati, e ora cerca scuse”. Questa vita è molto pericolosa per il rischio di una spiegazione sociologica: «In Italia, anche se sei in un giardino privato, se c’è qualcosa che non va in te, non ci saranno problemi con i problemi degli altri. fait de hardship .”
Una frase che la politica sfrutta molto, se crediamo alle prime pagine quotidiane dei quotidiani della penisola. Mentre la stampa di destra mette in dubbio la resilienza dell’alleanza Georgia Meloni/Matteo Salvini, il suo principale alleato di governo, di fronte alla crisi migratoria, i titoli di sinistra si concentrano maggiormente sulla capacità dell’UE di porre fine al problema migratorio. una volta per tutte. Un piano per fermare questa stessa crisi.

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