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Israele vuole imporre un colono estremista come ambasciatore in Italia

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Israele vuole imporre un colono estremista come ambasciatore in Italia

Il quotidiano italiano Corriere della Sera ha riferito giovedì 28 dicembre 2023 che il Ministero degli Esteri italiano si oppone alla nomina di Benny Kashriel ad ambasciatore israeliano in Italia perché attualmente ricopre la carica di sindaco di Ma'aleh Adumim, un insediamento situato a est della Gerusalemme occupata.

di Imed Bahri

L'insediamento è stato fondato nell'ultimo trimestre del 1975 e ha ottenuto lo status di città dall'ottobre 1992. È il primo insediamento israeliano nei territori occupati a ottenere questo status. È il terzo più grande insediamento ebraico in Cisgiordania dopo Modiin Illit e Betar Illit.

Gli insediamenti israeliani sono illegali secondo il diritto internazionale e come tali, nominare un funzionario degli insediamenti come ambasciatore mette naturalmente il paese accreditante, se lo accetta, in una situazione delicata che potrebbe essere vista come un tacito riconoscimento del colonialismo dei coloni.

Un colono estremista

Canale di notizie israeliano Notizie I24 citando il quotidiano italiano ha affermato che l'opposizione del Ministero degli Esteri italiano alla nomina di Kashriel sta provocando grande rabbia all'interno della comunità ebraica italiana. Ciò è accaduto dopo che la stampa italiana ha definito Kashriel a “colono estremista” sulla base delle denunce presentate contro di lui da funzionari palestinesi.

L'organizzazione italiana Amici di Israele, che ha contattato i partiti della coalizione di governo italiana, ha scoperto che la fuga di notizie al giornale proveniva da funzionari del Ministero degli Esteri italiano che ritiene abbiano opinioni politiche filo-palestinesi.

A seguito della crisi, i membri dell'organizzazione hanno sostenuto davanti ai leader dei tre partiti che compongono la coalizione in Italia, ovvero Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega (ex Lega Nord), che Kashriel non era un colono estremista ma solo membro del Likud, il partito di Benjamin Netanyahu.

Lo ha detto il capo dell'organizzazione Amici di Israele in Italia, Aaron Mairov, in un'intervista al quotidiano israeliano Maariv che il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani approverebbe la nomina di Kashriel e non accoglierebbe l'opposizione dei funzionari della sua amministrazione.

Italia in imbarazzo

Sicuramente Tajani è noto per il suo sostegno a Israele così come lo è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma finire per cedere a questa nomina metterebbe l'Italia in una situazione imbarazzante perché alimenterebbe la rabbia popolare nel mondo arabo e soprattutto nel Maghreb Paesi. che sono molto mobilitati contro gli abusi israeliani sia a Gaza che in Cisgiordania e con cui Roma ha molti interessi e deve gestire questioni complesse come l’immigrazione o l’energia.

Questa nomina non è isolata e arriva sulla scia di un calcolo del potere di estrema destra che governa in Israele. Nel 2020, il governo di Benjamin Netanyahu ha nominato il ministro degli Insediamenti ambasciatore di Israele nel Regno Unito. Questa ex opinionista televisiva notata da Netanyahu per le sue posizioni radicali e successivamente divenuta membro del Likud, è stata nominata prima ministro delegato agli Esteri, poi ministro per le Colonie e infine ambasciatrice a Londra dove ha svolto un'intensa attività di lobbying a favore della politica del suo mentore. Recentemente in un'intervista su Notizie dal cieloha rifiutato categoricamente la soluzione dei due Stati e ha aggiunto: “Non ci sarà mai uno Stato palestinese!”.

Il fatto di non nominare diplomatici di carriera come ambasciatori e di preferire membri del Likud vicini a Netanyahu e ardenti difensori del colonialismo dei coloni successivamente a Londra e a Roma indica che esiste una strategia all’interno della coalizione di estrema destra attualmente al potere in Israele che vuole diffondere e popolarizzare il suo discorso e le sue idee pericolose in modo disinibito in Occidente con l’obiettivo di banalizzare queste pratiche illegali e violente in Cisgiordania e Gerusalemme Est. Una missione senza dubbio non complicata dato che i funzionari occidentali sono in stragrande maggioranza filo-israeliani e hanno paura di formulare la minima critica nei confronti di Israele per paura di essere accusati di antisemitismo. L’accusa pavloviana usata ingiustamente e perniciosamente dal movimento sionista contro tutti coloro che criticano le loro pratiche illegali e i loro crimini.

Se Roma rifiuterà fino alla fine l’accreditamento del colono Kashriel o finirà per abdicare di fronte alle pressioni di Israele e della sua lobby in Italia, lo diranno i prossimi giorni.

Secondo Al-Quds.

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