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Invasa dalle capre, una piccola isola italiana lancia una campagna di adozione per evitare di macellarle

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Invasa dalle capre, una piccola isola italiana lancia una campagna di adozione per evitare di macellarle

In Italia, nell’isola eoliana di Alicudi, le capre sono sei volte più numerose delle persone. E fanno danni. Le autorità hanno deciso di offrire in adozione questi animali invasivi.

Sono sempre più invasivi. La piccola isola di Alicudi, nel nord della Sicilia, ha sei volte più capre che persone. Le autorità hanno quindi deciso di lanciare una campagna di adozione. Le capre verranno date gratuitamente a chi ne farà richiesta.

«Non vogliamo assolutamente prendere in considerazione la macellazione degli animali, per questo incoraggiamo l'idea di donarli – ha detto il sindaco Riccardo Gullo. citato dal Guardian.

“Chiunque può chiedere una capra, non è necessario essere un agricoltore e non ci sono restrizioni sul numero di animali”, ha detto il sindaco ai media britannici.

Gli interessati hanno tempo fino al 10 aprile per presentare domanda. «Abbiamo già ricevuto diverse telefonate, tra cui quella di un allevatore dell'isola di Vulcano che vorrebbe prendere alcune capre perché produce, tra l'altro, una ricotta molto apprezzata», aggiunge Riccardo Gullo. “Se qualcuno avesse la capacità di addomesticare una capra, potrebbe essere un modo bello e più umano per controllare il problema”.

Natura e patrimonio danneggiati

Questa decisione è stata presa dopo un censimento effettuato nel 2023 sulle Isole Eolie e che ha concluso che secondo i media vi erano 600 capre selvatiche il Giornale di Lipari.

Lo studio ha evidenziato anche i danni causati da questi animali. In particolare “un'alterazione dello sviluppo e della fioritura di diverse specie, oltre agli inevitabili danni causati dal calpestio, che porta anche a problemi di erosione del suolo”, riferisce il quotidiano italiano.

Queste capre sanno gravitare verso le scogliere e vivono sulle alture dell'isola. Ma da quando il loro numero è esploso, si stanno avventurando sempre più nelle zone abitate.

Analisi specifiche sono state effettuate anche sui muretti a secco, patrimonio dell'UNESCO. Si rilevano diffusi crolli imputabili a caprini, compromettendo circa il 24% dei 1.300 metri studiati, sempre secondo il Giornale di Lipariche evoca anche i rischi sanitari derivanti dalla presenza di questi animali a stretto contatto con i residenti.

Alcune persone sono infastidite da queste capre, che sono un po’ troppo invasive. Gloria, proprietaria del Golden Café Noir, intervistata dal Guardian, descrive addirittura questi animali come “ingestibili”. “Si muovono in stormi e provocano danni, sono semplicemente troppi”, conclude il commerciante.

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