Poiché il rialzo dei prezzi ha continuato a crescere a marzo, l’Unione Nazionale Consumatori ha valutato concretamente l’impatto dell’inflazione sulle famiglie in Italia.
Alimentata dall’aumento dei costi dell’energia e dei generi alimentari, in marzo è proseguita l’impennata dei prezzi in Italia, come ovunque in Europa. L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha confermato un aumento del 6,7% rispetto a marzo 2021, dopo il +5,7% di febbraio. L’accelerazione, per il nono mese consecutivo, ha raggiunto un livello che non si registrava da 30 anni.
A risentire dell’inflazione è l’intera zona euro, con un aumento medio del 7,5% a marzo su base annua e del 5,9% a febbraio 2022. La Spagna ha registrato un aumento del tasso di inflazione (+9,8%), che è stato limitato al 4,5% in Francia secondo INSEE.
Il peso dell’inflazione sulla spesa giornaliera in Italia
La crisi legata alla guerra in Ucraina si riflette nelle bollette energetiche, nei trasporti e nel carrello della spesa. Oltre all’aumento dei costi energetici, a marzo in Italia i prezzi dei generi alimentari sono aumentati dell’8,1% per la frutta e del 17,8% per la verdura fresca.
Spese giornaliere che pesano direttamente sul bilancio familiare. In uno studio pubblicato venerdì scorso, l’Unione nazionale dei consumatori ha esaminato l’impatto dell’aumento dei prezzi in base alla dimensione delle famiglie italiane.
Prima osservazione, più numerosa è la famiglia, maggiore è l’impatto dell’inflazione sul bilancio familiare.
A fine 2022 una coppia con due figli avrà speso 2.303 euro in più rispetto al 2021: 1.052 euro in più per luce, gas e acqua, 594 euro per i trasporti e 434 euro di media al supermercato, contro i 2.159 euro di un famiglia con un figlio.
Per le famiglie con tre o più figli l’impatto sarà di ulteriori 2.577 euro. Le coppie senza figli risentiranno altrettanto delle spese legate principalmente all’alloggio (1.247 euro in più).
I single tra i 35 ei 64 anni non saranno risparmiati secondo l’Union des consommateurs. Le spese relative all’alloggio aumenteranno di 908 euro, i trasporti e il carrello rispettivamente di 296 e 209 euro.
L’onere delle bollette energetiche
Le bollette di gas ed elettricità stanno registrando l’impennata più forte, stimata al 28,3%. L’inflazione relativa ai trasporti (acquisto di mezzi di trasporto, movimentazione, carburante) ammonterebbe all’11%. La spesa per generi alimentari peserebbe sul bilancio con un aumento del 5,8% nel 2022.
L’inflazione peggiora prima della situazione delle famiglie già in difficoltà. Secondo la Banca d’Italia, in 12 mesi l’importo dei rimborsi dei prestiti non pagati è aumentato di un miliardo di euro.
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