Due attivisti di Greenpeace hanno boicottato brevemente il discorso del primo ministro britannico Liz Truss mercoledì alla conferenza del Partito conservatore a Birmingham.
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“Chi ha votato per questo?” ha scritto sullo striscione alzato da questi attivisti, che sono stati prontamente scortati fuori dalla stanza e applauditi dai sostenitori di Liz Truss.
Greenpeace punta a “condannare” lo strappo delle “promesse del partito (conservatore) nel 2019”, ha spiegato l’Ong su Twitter. “Il primo ministro punta su fracking, forte azione per il clima e leadership ambientale. Chi ha votato per questo?”, ha scritto Greenpeace.
Di fronte a una crisi energetica, Liz Truss, in carica solo per un mese, ha promesso di accelerare lo sfruttamento di petrolio e gas nel Mare del Nord. Il suo governo ha già revocato il divieto di fratturazione idraulica, una tecnica inquinante per estrarre idrocarburi dallo scisto bituminoso.
Ha anche rifiutato di tassare le compagnie petrolifere, nonostante i profitti record realizzati negli ultimi mesi.
Il Regno Unito è leader europeo nella lotta per il clima, con un’importante legge risalente al 2008 e una rapida trasformazione del suo modello energetico, con il carbone che rappresenta solo il 3% dell’energia consumata nel 2020, rispetto al 20% nel 2013.
L’ex primo ministro Boris Johnson ha partecipato alla conferenza sul clima COP26 nel 2021 in Scozia, ha promesso di fare del Regno Unito l’Arabia Saudita dell’energia eolica e ha presentato ambiziosi obiettivi climatici legati, ad esempio, alla fine dei veicoli a benzina e diesel.
Liz Truss, che gli è succeduta, non è stata vista come particolarmente impegnata per il clima, sottolineando la sua riluttanza ad adottare determinate misure per sostenere le energie rinnovabili o proteggere l’ambiente.
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