Nonostante i consueti avvertimenti contro le urne, questa volta non si sono sbagliati: la coalizione di destra e di estrema destra, Fratelli D’Italia, La Lega e Forza Italia ha vinto largamente ieri alla Camera e al Senato. Ma, come ogni coalizione, anche questa è fragile: fino alla vigilia delle elezioni, ogni leader di questi tre partiti, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni ha rivendicato un ruolo preminente in questa squadra elettorale prima che Meloni e il suo partito avessero la precedenza sul altri due.
Le posizioni di ciascuna delle parti sull’Europa, l’Ucraina o la Russia sono molto varie. Quanto alla pratica del potere, basta osservare le coalizioni degli ultimi dieci anni per capire che, per quanto solide appaiano, le loro fondamenta possono rapidamente incrinarsi.
Per discuterne riceve Emmanuel Laurentin Paolo Modugnoprofessore di Civiltà italiana a Sciences-Po, Ludmila Aconestorico, specialista in Italia, ricercatore associato a Parigi 1, e Marie-Anne Matard-Bonucciprofessore di storia contemporanea all’Università di Parigi 8, specialista in fascismo.
“Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile”.