La 47a edizione del Premio Internazionale Mondello è stata vinta da Michel Houellebecq, edito in Italia da La nave di Teseo. Lo scrittore Marco Missiroli, in qualità di giudice unico, ha deciso il vincitore.
Il Premio Sicilia, istituito nel 1975, ha avuto nel tempo due funzioni: quella di fare da porta di lancio per i grandi scrittori (nove dei Mondello premiati poi hanno ottenuto il Premio Nobel per la Letteratura), e quella di dedicare molti scrittori. Chissà se questo potrebbe non essere un preludio anche al Nobel per Houellebecq?
“Ho appena finito un libro”
Alla domanda su come stesse, lo scrittore ha risposto: “Sono stanco perché ho appena finito un libro. Inoltre, mi manca la protagonista femminile…»
L’autore, che ricorda di aver iniziato come poeta e che si dichiara incapace di scrivere saggi, è una delle stelle del mondo letterario internazionale. Secondo lui, il suo successo è stato aiutato dal suo lato controverso: “Devi avere una grande controversia per avere un grande successoS “. Anche se, da un punto di vista più intimo, afferma il valore terapeutico della scrittura: “lla scrittura permette di liberarsi da ciò che è violento in se stessi. Bisogna diffidare degli scrittori troppo gentili… »
Tra sessualità e sociologia
Marco Missiroli analizza poi alcune delle costanti dei libri dello scrittore francese, molto apprezzato in Italia: “La sessualità nella sua letteratura è trattata come un fatto quotidiano e produce la musica monotona tipica di Houellebecq», dice Missiroli.
Altra costante dell’autore è l’attenzione al profilo sociologico dell’essere umano: “Quello che ha infastidito molte persone è che c’è poca psicologia nei miei libri, io invece mi rivolgo alla sociologia e alla storia (…) Ma a quanto pare le persone si arrabbiano quando si sentono ridotte alla loro categoria sociologica. Preferiscono persino essere spiegati da cause chimiche (…). Forse perché la spiegazione sociologica è quella giusta »dice Houellebecq.
Evoca poi con affetto il filosofo Schopenhauer e alcuni dei suoi principali autori, i classici: Pascal, Baudelaire, Dostoïevski.
Uno scrittore politico ?
Dopo che Marco Missiroli ha avvertito che non avrebbe fatto domande su islam, gilet gialli ed eutanasia, la parola viene data al pubblico, che palesemente non è d’accordo… Ed ecco le parole profetiche sulle prossime elezioni francesi: “In ogni caso, Macron vincerà.»
«Il meno politico che è il più politico di tuttiMissiroli l’aveva infatti definita. E Houellebecq aveva spiegato: “Mi interessano le questioni politiche, ma anche la strategia, il gioco di guerra. Gli italiani devono capire: sono loro che producono Machiavelli ! »
Lo scrittore dichiara di non cercare proseliti e di non sentirsi un guru o un leader di movimenti…
Tuttavia, il suo ruolo attuale di star della letteratura mondiale rimane indiscusso. Un fatto che, dice ironicamente, “potrebbe essere necessario“…”. Ma, comunque, aggiunge Houellebecq, “non è difficile essere una star“. Di cui atto.
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Credito fotografico: ActuaLitté, CC BY SA 2.0
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