La situazione di stallo della televisione pubblica RAI in seguito alla scarsa performance del Raggruppamento Nazionale al secondo turno delle elezioni legislative francesi di domenica sera sta suscitando scalpore in Italia, dove la commissione parlamentare di vigilanza sull’emittente ha chiesto spiegazioni ai suoi dirigenti. “È inconcepibile che un evento mondiale come le elezioni francesi sia stato seguito molto più approfonditamente dalla televisione privata che dal servizio pubblico.”ha denunciato martedì la presidente della commissione, Barbara Floridia, citata da diversi organi di informazione.
Questa polemica si inserisce in un contesto già teso in Rai, i cui giornalisti hanno osservato uno sciopero di 24 ore all’inizio di maggio per difendere la loro “libertà” di fronte ai “tentativi” di trasformare l’emittente in “un megafono del governo” della leader di estrema destra Giorgia Meloni.
Finanziata in parte dal canone e con dirigenti da tempo nominati dai politici, l’indipendenza della Rai – che in Italia ha uno share del 39% – è sempre stata oggetto di dibattito, ma le preoccupazioni sono raddoppiate con l’arrivo al potere, nell’ottobre 2022, di Giorgia Meloni. Barbara Floridia, parlamentare del Movimento 5 Stelle (M5S, populista), ha chiesto al presidente della Rai Roberto Sergio “un rapporto urgente e dettagliato sul comportamento tenuto dal gruppo la sera dei risultati delle elezioni francesi”.
Nessuna edizione speciale
Mentre i gruppi audiovisivi privati Mediaset e La7 hanno organizzato edizioni speciali in questa notte elettorale, nessuno dei canali generalisti del gruppo audiovisivo pubblico ha ritenuto opportuno farlo. Solo il canale di informazione continua del gruppo, Rainews24, ha seguito i risultati, sebbene abbia intervallato la sua copertura con servizi dedicati a un festival di cui era media partner. Il direttore di Rainews24, Paolo Petrecca, è anche accusato di aver favorito la trasmissione di un servizio sull’intervento a questo festival della donna che sarebbe la sua attuale compagna alle elezioni legislative francesi nel telegiornale delle 22:00, secondo il quotidiano Il Corriere della Sera.
Anche il sindacato Usigrai, che rappresenta 1.600 dei 2.000 giornalisti del gruppo, si è espresso, rammaricandosi che il servizio pubblico non abbia “nulla è stato fatto per riferire rapidamente su un voto che riguarda direttamente il futuro dell’Europa”. “Mentre Mediaset e La7 hanno scelto una programmazione ad hoc per comunicare senza indugio i risultati del voto, alla Rai non è importato nulla delle elezioni francesi”ha denunciato. La scorsa settimana, un’altra polemica ha preso di mira la Rai dopo la messa in onda di un intervento del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano durante la serata di gala del festival del libro di Taormina in Sicilia.
I fischi e i buu al ministro di Giorgia Meloni sono stati tagliati nel montaggio, con Rai1 che ha lasciato solo gli applausi. Questa puntata, che ha fatto la gioia di comici e satirici, è diventata virale sui social network, dove la versione originale e quella censurata sono state trasmesse fianco a fianco. Tanto più che Gennaro Sangiuliano, giornalista e scrittore, è lui stesso l’ex direttore del tg di Rai2.
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