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In Italia rischia di svegliarsi un super vulcano “pericolosissimo” vicino Napoli, colpite 500mila persone

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Gli scienziati avvertono del rischio di un’eruzione qualificata come significativa dal supervulcano dei Campi Flegrei alla luce delle ultime misurazioni.

Tutti i fattori sembrano concorrere per il risveglio del super vulcano dei Campi Flegrei situato vicino a Napoli, nel sud Italia.

Questa è la conclusione di uno studio pubblicato questo venerdì 9 giugno in Natura Comunicazioni Terra & Ambiente. I ricercatori italiani e britannici sono quindi desiderosi di avvertire di un potenziale pericolo che potrebbe minacciare circa 500.000 persone senza che alcun segnale di avvertimento evidente sia in grado di avvertire di una tale eruzione.

Punto di rottura quasi raggiunto

Stefano Carlino, coautore dello studio è molto chiaro: “È un vulcano estremamente pericoloso”, la sua energia è importante. L’ultima volta che si è svegliato è stato nel 1538, ma prima sarebbe stato accusato dell’estinzione dei Neanderthal dopo un’eruzione di 30.000 anni fa, riporta Il parigino.

Per quarant’anni sono state notate piccole attività che suggeriscono un graduale risveglio del vulcano. Ma oltre a ciò, a partire dagli anni ’50, piccoli terremoti hanno indebolito parti dell’interno del vulcano, alcune “fino quasi a raggiungere il punto di rottura”.

I terremoti, sempre più numerosi dal 2019, hanno progressivamente spostato gli strati del vulcano e il suolo. Ad esempio, il paese di Pozzuoli, che si trova sopra il vulcano, si è alzato di quattro metri rispetto alle prime letture.

Uno sfogo che può iniziare senza troppi segni evidenti

Nella loro conclusione, gli specialisti che danno l’allerta aggiungono che non è necessario che un’intensa attività inneschi l’eruzione di questo supervulcano dormiente.

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“Una possibile eruzione potrebbe essere preceduta da segnali relativamente deboli, come un modesto livello di sollevamento del suolo, e un numero minore di terremoti”, si specifica nella pubblicazione.

I 500.000 abitanti interessati dovrebbero preoccuparsi?

Anche se il vulcano dovesse svegliarsi, è già sotto stretta sorveglianza, quindi le persone che vivono nell’area minacciata sarebbero avvertite in tempo.

Inoltre, Christopher Kilburn, uno dei coautori, tempera l’allerta specificando: “Non stiamo dicendo che si verificherà un’eruzione, stiamo dicendo che le condizioni per un’eruzione sono più favorevoli”.

E infine, non è prevista un’enorme eruzione con fuoriuscite di lava. La probabilità di un’eruzione molto forte in una sola volta è “molto bassa”, ma potrebbero esserci “diverse piccole eruzioni”, spiega Stefano Carlino. Senza contare che è necessario che “il magma torni al posto giusto”.

In attesa del livello di allerta di un’eruzione per un’evacuazione è attualmente in giallo.

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