In Italia, il nuovo governo di estrema destra di Giorgia Meloni sta prendendo una linea dura sull’immigrazione, ma questa posizione non regge contro i numeri. Il ruolo delle ONG nelle operazioni di soccorso in mare è minimo.
Quest’anno, secondo i dati del Ministero dell’Interno italiano, gli sbarchi autonomi, cioè da imbarcazioni improvvisate o navi che arrivano direttamente sulle coste italiane, rappresentano poco più della metà degli arrivi (53,2%). Altri vengono soccorsi da terzi e il più delle volte dalla Guardia Costiera italiana. Solo il 16% della restante metà (46,8%) viene raccolto dalle ONG.
Questa tendenza è la stessa sotto l’estrema destra: se confrontiamo l’amministrazione di Salvini, il ministro dell’Interno, con l’estrema destra che era già al potere tra il 2018 e il 2019, l’amministrazione Lamorgese che gli è succeduta, secondo il Istituto italiano ISPI, che è un’autorità sull’immigrazione, il numero di immigrati che sono stati soccorsi dalle ONG va dal 12% al 14%, quindi la differenza è minima.
Quindi la rigidità del governo è politica. Si noti, però, che l’Italia si trova da sola a gestire questo tipo di crisi: è quanto dirà lunedì 14 novembre a Bruxelles il ministro degli Esteri italiano, che vuole cambiare linea. Su un punto possiamo essere d’accordo con lui : L’accordo europeo di rimozione volontaria non funziona, ancora una volta cifre a sostegno.
Pertanto, quando i naufraghi vengono prelevati in un porto, ci vogliono in media dai tre ai quattro mesi per essere trasportati altrove in Europa… se davvero lo sono. Perché i paesi europei non si spingono ad accoglierli. Ad esempio, dopo il primo accordo firmato a Malta, tra il 2019 e il 2021, sarebbero stati reinsediati 8.000 migranti. : meno di 1000 infatti. Peggio ancora, dopo il secondo accordo dello scorso giugno: 112 persone hanno ormai lasciato l’Italia. Ce ne sono 38 per la Francia e 74 per la Germania : Tuttavia, l’accordo prevede 10.000 trasferimenti volontari quest’anno.
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