NARRATIVA – Smantellato nel XVIIIe secolo, la spettacolare fontana d’Ercole è appena rinata nei giardini della Venaria Reale, l’ex palazzo dei Savoia alle porte di Torino, in forma di presunto ricreazione.
Questo articolo è estratto du Figaro Histoire “Luigi XV, il non amato”. Trovate in questo numero una scheda speciale sul regno, tra ombre e luci, di un re sconosciuto.
Nessuno l’aveva mai vista intorno al suo bacino bianco, né spingeva i suoi razzi acquatici verso il cielo intorno alla statua del più famoso eroe della mitologia. E per una buona ragione: da quasi tre secoli, la grandiosa Fontana d’Ercole a Venaria Reale, alle porte di Torino, era morta e sepolta e sopravvissuta solo grazie a poche incisioni. Nei primi giorni d’estate, dunque, né il Gran Parterre, né l’orto reale o la peschiera attiravano il pubblico nei giardini radiosi dell’antica residenza della famiglia reale di Savoia, ma il Rinascimento, sotto forma di un monumento inclassificabile, di questo affascinante teatro d’acqua dopo sette anni di lavoro.
Al centro della prospettiva che si apre alle spalle del palazzo, due percorsi abbracciano, a destra ea sinistra, la depressione formata dal terreno. Eccoci qui…
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