Biglietto
Articolo riservato agli abbonati
Il nuovo capo del governo di estrema destra, Giorgia Meloni, propone misure che esaltano la natalità e il sostegno alla famiglia, moltiplicando i processi decisionali che vanno contro un sistema di protezione sociale solidale e salari equi.
La vita di una donna è inutile se non ha figli? L’idea sembra inconcepibile in Europa. Eppure è di attualità in Italia. Sotto il nuovo governo di estrema destra di Giorgia Meloni, sostenere le famiglie è propaganda, e questo è un problema per le donne. Basti, per convincersene, ricordare la frase di Isabella Rauti, figlia del fondatore del partito fascista del Movimento Sociale Italiano, Pino Rauti.
Ministero della Nascita
A maggio, al convegno di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, dove intervenne da responsabile per le questioni familiari, disse: “Senza figli, senza la gioia di sopravvivere attraverso di loro, non c’è futuro, non c’è niente.”
Quando è salita al potere, la Meloni ha creato un Ministero della Natività presieduto da Eugenia Roccella, la quale ritiene che l’aborto non sia “non un diritto”. Questa settimana, durante l’apertura dei dibattiti sulla legge finanziaria, il governo ha proposto una riforma delle pensioni che consente alle donne il pensionamento anticipato in base al numero di figli. Più ne hanno, prima possono andarsene. E per chi non può o non vuole averne uno? E il coniuge?
“Una moglie e una madre”
Dietro la propaganda del governo, la dura realtà è che le donne hanno bisogno di un sistema di protezione sociale solidale e di salari equi. Altrimenti non ha senso sventolare lo stendardo della famiglia, che sia tr
“Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile”.