ottimo rapporto – Incandescente, l’autunno coglie le sue montagne. Mescolandosi allo splendore azzurrognolo dei ghiacciai dell’Adamello-Presanella, si arrampica fino ad attaccare le Dolomiti di Brenta. Accompagna il canto delle cascate e dei meandri dei fiumi in fondo a generose valli ai piedi di alti laghi.
Ci sono montagne che l’autunno non dimentica, cime spalancate al silenzio e valli dove ci si dà da fare prima di un bel inverno; Borghi tranquilli riscaldati da giornate luminose, la cui elegante campanula si staglia alta sull’azzurro; Scogliere ombreggiate dove il freddo arriva sempre molto presto, e da cui si alzano le spire azzurre dei camini ruggenti. E le foreste il cui aspetto cambia mattina dopo mattina e alla fine scorre in porpora, ocra e oro.
Il nostro autunno quest’anno è italiano. Sono arrivato in segreto sfiorando l’estremo nord del paese, sulle Alpi trentine che si affacciano sulla sponda destra dell’Adige, possente fiume nato nelle Alpi, il cui corso si unisce al mare Adriatico e attraversa la bella città di Trento, capoluogo di la provincia autonoma che porta il nome stesso. Due montagne, due personalità forti. Da un lato, massicce figure di granito forgiato, un campo di ghiacciai e rapide d’acqua corrente, il massiccio dell’Adamello-Presanella…