“Noi italiani siamo sempre un passo indietro rispetto ai francesi. Diciamo che siamo più lenti in partenza…”, scherza Marco Lovato. Questo agricoltore, che si è buttato a capofitto nella professione una decina di anni fa, rappresenta il collettivo di agricoltori che manifestano a Torrimpietra, comune agricolo situato a due chilometri dal mare, vicino Roma.
Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania…
Da lunedì mattina una trentina di trattori sono parcheggiati in un campo. A loro dovrebbero aggiungersi nelle prossime ore altri, almeno una cinquantina, secondo le stime di Marco Lovato. Alcuni arriveranno dalla Toscana, altri dall'Umbria, dall'Abruzzo e perfino dalla Campania, dal Napoli. Dall'altro lato della strada statale, che corre tra terreni agricoli e il mare fino a Roma, sono parcheggiati otto mezzi della polizia e un blindato. A differenza dei contadini, la polizia tende a sembrare un po’ nervosa. «Con quello che è successo a Bruxelles hanno paura che la situazione sfugga di mano», confida Marco Lovato.
È mezzogiorno e i manifestanti preparano la loro road map mangiando salsicce che cucinano su un barbecue installato accanto ai trattori. L'idea è quella di marciare prima sulla Strada Nazionale, poi su Roma, dove incontreranno gli altri contadini che da sabato scorso circondano la capitale. Infine, non immediatamente ma probabilmente prima della fine della settimana, hanno promesso i rappresentanti dei movimenti agricoli italiani come il Comitato degli agricoltori traditi (CRA).
Ciò che vogliono ottenere è in poche righe. Innanzitutto una revisione del Patto Verde, adottato a Bruxelles dal 2021, descritto come “eccessivamente ambientale” e non sufficientemente attento alle esigenze degli agricoltori. Protestano anche contro l'introduzione degli alimenti sintetici che, dicono, mina il futuro della professione, e chiedono il mantenimento delle agevolazioni fiscali per gli agricoltori strangolati dall'aumento dei costi di produzione. Infine, una riduzione o addirittura l'abolizione totale dell'Iva su alcuni prodotti alimentari, attualmente tassati con l'aliquota ridotta del 4-5%. Ma questa richiesta difficilmente potrà avere successo, dato che lo Stato rischia di perdere, secondo diverse stime, circa 6,5 miliardi di euro ogni anno.
Cala la notte su Torrimpietra. Stasera farà freddo. “Siamo tutti ben attrezzati, l'assedio di Roma non verrà tolto finché non otterremo quello che vogliamo”, promette Marco Lovato.
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