STORIA – I giornalisti denunciano una serie di misure che riducono drasticamente lo spazio della critica, soprattutto nei telegiornali.
Giorgia Meloni aveva promesso di affrontare”l’egemonia culturale della sinistra»per rendere più udibile la destra italiana. Un vasto progetto culturale con una finalità politica che prevede, tra l'altro, una solida presa di possesso dell'informazione, che comincia a suscitare forti resistenze tra i giornalisti italiani, solitamente piuttosto docili.
Lo dimostra, ad esempio, lo sciopero di cinque giorni dei giornalisti della RAI, la stazione radiotelevisiva pubblica, che rifiutano di diventare “megafono del governo”. Come il nuovo sciopero di tre giorni dei giornalisti dell'AGI, la seconda agenzia di stampa, che da un mese si oppongono fermamente alla sua cessione a un deputato della Lega, vicino alla Meloni.
Niente più autonomia
Dal 1975 il pluralismo del servizio pubblico radiotelevisivo era stato garantito dall'attribuzione della prima rete ai democristiani, della seconda ai socialisti e della terza ai comunisti. Un sistema che tuttavia si è indebolito, in particolare dopo Matteo Renzi, in…