Il telescopio spaziale Hubble, che ha rivoluzionato l’astronomia sin dal suo lancio nel 1990, verrà gradualmente ritirato con la riduzione delle ore di osservazione, hanno annunciato martedì i funzionari della NASA.
Uno dei tre giroscopi che controllano la direzione puntata dal telescopio ha riscontrato problemi di stabilità negli ultimi mesi.
“Dopo una serie di test e un’attenta considerazione delle nostre opzioni, abbiamo preso la decisione che Hubble utilizzerà solo uno dei suoi tre giroscopi rimanenti”, ha affermato Mark Clampin, direttore della Divisione di Astrofisica della NASA.
La transizione, che dovrebbe essere completata entro metà giugno, ridurrà la capacità di Hubble di condurre osservazioni scientifiche del 12%, con 74 orbite settimanali attorno alla Terra invece delle attuali 85, ha detto il capo missione di Hubble Patrick Cross.
Nei prossimi 12 mesi il telescopio sarà ancora in grado di osservare l’intero cielo stellato, ma non sarà in grado di seguire gli oggetti più vicini a Marte, anche se tali oggetti sono comunque rari, ha detto Patrick Krause.
“Non pensiamo che Hubble sia nelle sue fasi finali”, ha detto.
La NASA stima che la probabilità che Hubble operi in questa configurazione fino al 2035 sia del 70%.
Lanciato nel 1990, Hubble ha rivoluzionato l’astronomia e cambiato la nostra visione dell’universo, raccogliendo immagini del sistema solare, della Via Lattea e di galassie molto distanti mentre operava a 515 chilometri sopra la Terra. Grazie a lui gli scienziati hanno scoperto l’esistenza di un buco nero galattico al centro di tutte le galassie, oppure la presenza di vapore acqueo attorno ai pianeti esterni.
Forse uno degli strumenti più importanti della storia umana, Hubble continua a fare scoperte importanti come fece nel 2022, quando il telescopio scoprì Eärendel: la stella più distante mai osservata.
Secondo Mark Clampin, nonostante le sue capacità ridotte, Hubble continua a esplorare oggetti nel nostro sistema solare, a studiare alcune galassie distanti o a collaborare con il telescopio spaziale James Webb (lanciato nel 2021) per esaminare le atmosfere degli esopianeti.
James Webb eccelle nel rilevare la luce infrarossa, mentre Hubble si concentra sulla luce visibile, fornendo una coppia complementare per l’osservazione scientifica.
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