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il record di 10 nepalesi. «Il più grande traguardo della storia» – Corriere.it

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Che cosa in inverno nessuno era riuscito da compiere, un’impresa storica in cima a una delle catene montuose più difficili da scalare: il K2. Un consorzio nepalese di 10 alpinisti ha raggiunto per la prima volta la cima della montagna asiatica in Pakistan, a 8.611 metri, durante la stagione più estrema. Il gruppo ha raggiunto la vetta – l’ultima rimasta intatta nel periodo più freddo dell’anno – nel pomeriggio di sabato 16 gennaio. Durante l’ascensione è stato utilizzato ossigeno supplementare ma la salita è infatti senza precedenti in questo periodo, a causa delle numerose spedizioni precedenti nessuno era andato oltre 7.600 metri.

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Il leader della spedizione Chhang Dawa Sherpa ha immediatamente comunicato il successo dell’impresa su Facebook ha scritto: «Il più grande traguardo nella storia dell’alpinismo, grazie all’intenso lavoro di squadra. Grazie alla montagna per averci concesso questa salita, perché se la montagna te la dà, nessuno potrà fermarti ».

Il “collo di bottiglia”

Gli alpinisti erano partiti per la notte nel tentativo di superare quei fatidici ultimi 800 metri, quello che è noto tra gli alpinisti il «collo di bottiglia». Venerdì 15 gennaio sono riusciti a percorrere i 450 metri decisivi (da 7.300 a 7.800), poi hanno attaccato l’ultimo tratto. Un punto complesso da superare, che la squadra nepalese ha deciso di affrontare in mattinata proprio perché è la più esposta agli agenti atmosferici: un tratto costantemente minacciato da enormi seracchi (strutture di ghiaccio a forma di torre o pinnacolo) da cui spesso si staccano pezzi di ghiaccio molto pericolosi per gli scalatori.

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Lui squadra

“Siamo orgogliosi di poter dare questa notizia alla comunità alpinistica nepalese!” Ha detto Mingma Gyalje Sherpa. Gli scalatori in vetta originariamente appartengono a tre diverse spedizioni. I leader sono Nirmal Purja, Sona Sherpa (del team Seven Summit Treks) e Mingma, che ha coordinato la salita insieme ad altri sette alpinisti. Tuttavia, solo quest’ultimo ha annunciato, subito, di voler riprovare l’azienda senza ossigeno supplementare.

La montagna più inaccessibile

Sul K2, abbreviazione di Karakorum, parola che in gergo locale significa “montagne nere”, cade un altro record. La seconda vetta più alta della Terra dopo l’Everest, ma una delle più inaccessibili a scalare e sicuramente l’ottomila più impegnativo, è stato teatro di grandi imprese e purtroppo anche di numerose tragedie, tenendo conto che per anni il rapporto delle vittime era uno su quattro scalatori. I primi a raggiungere la vetta nel 1954 furono due italiani, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. In quel lontano 31 luglio la spedizione fu guidata da Ardito Desio, tanto che il K2 è ancora oggi ricordato come la “montagna degli italiani”. La seconda spedizione ha avuto luogo solo 23 anni dopo, nel 1977.

16 gennaio 2021 (modifica il 16 gennaio 2021 | 15:49)

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