Romano Floriani Mussolini, pronipote del dittatore italiano Benito Mussolini, è diventato professionista con la Lazio Roma.
Romano Floriani Mussolini, pronipote del dittatore italiano, ha annunciato martedì di aver firmato il suo primo contratto da professionista con la Lazio, società alle prese spesso con gruppi di tifosi “ultra” fascisti o neonazisti.
Su Instagram il difensore 18enne ha postato una foto che lo ritrae a firmare un contratto fino al 2024 al fianco di Mauro Bianchessi, dirigente giovanile della formazione romana.
“Sono molto contento di aver firmato il mio primo contratto da professionista con la SS Lazio, e di trascorrere altri tre anni con questa maglia”, ha scritto sulla sua pagina, per la quale è iscritto solo a nome del padre, Mauro Floriani.
Proveniente dal centro di formazione laziale, Romano Floriani Mussolini è figlio di Alessandra Mussolini, nipote del Duce, Benito Mussolini (1883-1945) che nel 1919 creò le prime milizie fasciste.
Gli ultras laziali regolarmente inchiodati
Per arrivare allo stadio Olimpico di Roma, dove giocano Lazio, Roma e Nazionale, i tifosi passano davanti a un enorme obelisco che proclama ancora “Mussolini Dux” (Mussolini il Duce).
Croci celtiche, grida di scimmia, saluti fascisti e persino foto dirottate di Anne Frank, nell’ottobre 2017: gli “Ultras” della Lazio Roma, classificati di estrema destra, vengono regolarmente appuntati per atti razzisti o antisemiti.
Tra i gruppi ultras della Lazio, che oggi occupano la Curva Nord dello Stadio Olimpico di Roma, i più noti sono gli “Irriducibili”, movimento nato nel 1987.
Il club di recente si è fatto duro. Nel gennaio 2020, ha chiesto a 16 tifosi che avevano fatto i saluti fascisti durante la partita di Europa League contro il Rennes di partecipare al pagamento della multa inflitta dalla UEFA.
“Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile”.