(Roma) Il primo ministro italiano di estrema destra Giorgia Meloni si unirà ai leader dell’Unione europea a Bruxelles giovedì per la prima volta dal suo insediamento, un incontro che dovrebbe essere dominato da una crisi energetica.
Inserito alle 7:02
Giovedì mattina ha scritto: “La voce dell’Italia in Europa sarà forte: siamo pronti ad affrontare i grandi problemi, a cominciare dalla crisi energetica, per lavorare per una soluzione rapida ed efficace a sostegno delle famiglie e delle imprese e porre fine alla speculazione .” Twitter.
Il viaggio della sovrana 45enne, impegnata a difendere prima di tutto gli interessi italiani, sarà seguito da vicino in un clima di preoccupazione per i possibili disordini che potrebbero nascere tra il suo governo e le autorità europee.
“A Bruxelles non dovrebbe interessare cosa può fare meglio la Roma”, crede in un libro di interviste che uscirà venerdì, criticando “un’Europa che si immischia nelle piccole cose e sente la mancanza di quelle grandi”.
Nel suo primo viaggio all’estero dalla sua nomina – ha parlato brevemente con il presidente francese Emmanuel Macron il 23 ottobre a Roma – incontrerà la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente del Parlamento europeo Roberta Mezzola.
faccia a faccia con mio von der Leyen sarà la prima dopo la protesta in Italia provocata dalle dichiarazioni dell’assessore, che prima delle elezioni nella penisola metteva in guardia sulle conseguenze che l’Italia potrebbe subire in caso di deviazione dai principi democratici. .
Ma la prima donna premier italiana, alla guida del governo di più destra dal dopoguerra, sarebbe dovuta arrivare a Bruxelles senza intenzioni belliche, secondo il politologo Lorenzo Codogno: “Melone è pragmatica e vuole farsi vedere come un leader moderato”.
Chi guida la terza economia dell’eurozona dovrebbe sottolineare l’urgenza di misure europee per abbassare i prezzi dell’energia, una battaglia iniziata dal suo predecessore Mario Draghi.
Continuità con il mio Dragy
Le discussioni si concentreranno sull’energia […] Il problema più urgente con l’avvicinarsi dell’inverno”, conferma Codogno, che secondo Codogno èio Meloni cercherà di dimostrare continuità con il governo Draghi chiedendo soluzioni “a livello di UE”.
L’ex capo della Banca centrale europea (Bce) si è unito ad altri paesi nel chiedere soluzioni alla crisi energetica a livello europeo piuttosto che attraverso l’approccio unilaterale adottato da Berlino, aspramente criticato dai suoi partner.
Il quotidiano rumeno Il Messaggero ha stabilito giovedì che il viaggio non dovrebbe avere “conseguenze pratiche immediate”, aggiungendo che dovrebbe consentire a Mio Meloni per valutare le “possibilità” di aiuti europei al suo Paese.
I leader europei, dal canto loro, sperano di cogliere l’occasione per “comprendere meglio le intenzioni di Meloni”, secondo un’analisi dell’Afp di Sebastien Millard, direttore del Jacques Delors Institute.
“Al di là dei messaggi di pacificazione” sull’ancoraggio di Roma nel mondo occidentale e nella NATO e il suo disimpegno dal fascismo, “alla fine è rimasta alquanto vaga su ciò che voleva fare”.
I leader europei dovrebbero procedere con cautela per evitare pressioni su M.io Meloni è nel campo di due nazionalisti fastidiosi, Polonia e Ungheria.
Difficilmente uno scontro per l’European Post-Pandemia Recovery Fund, di cui l’Italia è il maggior beneficiario con circa 200 miliardi di euro, anche se Mio Meloni ha affermato di volere “aggiustamenti” per tenere conto dell’aumento dei prezzi dell’energia e tali adeguamenti dovevano essere negoziati a livello “tecnico”, secondo Codogno.
Anche per Sebastian Millard “sulle questioni economiche non ha alcun interesse ad aprire un fronte con Bruxelles”. E decide: “Se esce da un’unghia europea, sarà contro gli interessi italiani”.
Ma sarà difficile per Bruxelles evitare il confronto sull’immigrazione, argomento prediletto dall’estrema destra in Italia, che è una delle principali vie di accesso per i migranti in Europa.
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