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La destra si impegna, se vince le elezioni legislative, il 25 settembre, a rilanciare questo progetto faraonico, ma gli abitanti sono scettici.
Di Quentin Raverdyinviato speciale in Sicilia
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Per Messina, la terza città più grande della Sicilia, è una classica campagna elettorale. “Ogni volta qualcuno promette di costruire un ponte sullo stretto che ci separa dalla Calabria e dalla terraferma. È inevitabile”, riassume con fatalismo Pietro, abitante della città portuale. Le elezioni legislative del 25 settembre (in concomitanza, nell’isola, con quelle regionali) non fanno eccezione alla regola. Nel ruolo di capocommessa, troviamo la coalizione di centrodestra, favorita nei sondaggi e orgogliosa di mostrare il sito titanico in un buon posto nel suo programma comune.
“E’ una grande opportunità e una grande opera”, ha affermato con entusiasmo durante una recente visita a Messina Giorgia Meloni, patrona dei Fratelli d’Italia e prediletta per prendere le redini di un futuro e…
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