MILANO (AWP/AFP) – Il prodotto interno lordo (Pil) italiano è sceso dello 0,2% nel primo trimestre a causa della guerra in Ucraina e dell’aumento dei prezzi dell’energia, come indicato venerdì in una prima stima dell’Istat. Questo risultato è tuttavia migliore del previsto dalla banca centrale e dal governo d’oltralpe.
L’Istituto di emissione italiano aveva previsto un calo del PIL dello 0,7% nel primo trimestre mentre il governo contava su un calo dello 0,5%. Statat ha affermato che il calo dello 0,2% è stato calcolato rispetto al trimestre precedente. In un anno la produzione italiana è aumentata del 5,8%.
“L’economia italiana, dopo quattro trimestri di crescita sostenibile, ha registrato un leggero calo dell’attività nel primo trimestre del 2022. Nell’arco di un anno l’attività rimane molto sostenibile con una crescita prossima al 6%”, analisi Istat.
Per l’intero anno e il 2023, la Banca d’Italia prevede una crescita di circa il 3% a inizio aprile, “nello scenario più favorevole, che presuppone una rapida soluzione” alla guerra in Ucraina. Nella peggiore delle ipotesi, “che comporta anche un’interruzione del flusso di gas russo parzialmente compensato da altre fonti”, il PIL scenderà di circa lo 0,5% nel 2022 e nel 2023, secondo i calcoli della banca italiana.
afp/vj
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