Diventa un paese indipendente. Questo è il sogno dell'Emirato di Seborga, piccolo paese del nord che conta 300 abitanti Italia. La regione ha già la propria bandiera, inno nazionale, valuta e rapporti CNN Copiato da capitale.
Nonostante tutto ciò (ad eccezione di passaporti e timbri ufficiali), Seborga non ha alcun riconoscimento legale indipendenza, rivendicato dal 1960. Il principato è “guidato” dalla principessa Nina di Seborga. Ma è un sindaco italiano a guidare ufficialmente il comune.
Ispirato da Monaco
Da Seborga vediamo MonacoUn'ispirazione per il villaggio Che sogna di ottenere lo stesso status del Principato di Monaco. La principessa conferma che “lì lavorano gli avvocati”. Il desiderio di indipendenza arrivò nel 1960 quando Giorgio Carbone, uno dei residenti, si rese conto che esisteva un vuoto giuridico riguardo allo status del paese.
Seborga fu ceduta dapprima ai monaci benedettini per poi essere ceduta nel 1729 al Regno di Sardegna, poi annesso all'Italia. Problema: non c'è traccia vendita non disponibile. Seborga, quindi, non farà ufficialmente parte dell'Italia. Ma l'assenza di documenti non costituisce una “base realistica” per la richiesta, secondo gli specialisti.
Corte Costituzionale Italiana e Corte europea dei diritti dell'uomo Ho già respinto la richiesta di Seborga. “Questo chiaramente non è un caso facile”, dice con rammarico la principessa Nina. “Non accadrà né oggi né domani, ma niente è impossibile: guarda cosa è successo L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. »
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