Scappa
La buona guida
Ai piedi del Monte Bianco, incastonata tra Svizzera, Francia e Italia, la piccola località alpina di Courmayeur non ha nulla da invidiare alle vicine. Meno affollata di Chamonix e meno soffocante di Megève, la cittadina della Valle d’Aosta è riuscita a conservare tutto il fascino autentico delle piccole città italiane. Tra sport d’alta quota, turismo lento e gastronomia alpina, The Good Life vi propone un piccolo tour estivo di tre giorni a Courmayeur.
A sole tre ore di macchina da Lione e appena il doppio da Parigi, Courmayeur viene svelato dopo aver attraversato un tunnel leggendario, quello del Monte Bianco.
Quasi 12.000 metri di galleria stradale collegano Chamonix-Mont-Blanc, sul versante francese, a Courmayeur, sul versante italiano. Situata a 1.224 metri di altitudine, la cittadina valdostana ha saputo conservare tutta l’atmosfera caratteristica delle località alpine, tra chalet in legno, impianti di risalita e montagne a perdita d’occhio. Va detto che la cittadina è letteralmente racchiusa tra i massicci, all’incrocio tra la Val Vény e la Val Ferret e quello tra il Mont Chétif e l’Aiguille Noire de Peuterey. Qui, inverno e estate, si vive, si pensa e si respira la montagna.
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Itinerario per un lungo weekend a Courmayeur
1° giorno: cornetto, gnocchi e focaccia
Seconda casa preferita dai milanesi, il resort ha la particolarità di unire rusticità e lusso, tradizione e modernità, in un centro città dove si mescolano negozi di famiglia e boutique Prada, banchi di focacce e ristoranti gourmet. Poiché iniziamo questo soggiorno all’ora del tè, ci sembra essenziale iniziare con una visita alla pasticceria ARTST, gestita dal giovanissimo e talentuosissimo Jean-Pierre Romano. Amante della Francia, quest’ultimo propone pasticcini e pasticcini viennesi, tutti ispirati alle specialità francesi ma con un tocco italiano. Ricorderemo per sempre il suo croissant brioche al cioccolato Valrhona…
A due passi, troviamo il negozio di Alessandro e Francesca, il Pan x Focaccia, un nome azzeccato. Da oltre 25 anni, questi due amanti, nella vita come in cucina, deliziano gente del posto e turisti con la loro (incredibile) pizza al taglio direttamente da Genova, la città natale dei due fornai.
Perché siamo in Italia dopotutto e il cibo qui è vita, non saranno certo questo croissant e questa focaccia a impedire a chiunque di cenare la sera. Per fare questo, La bella vita consiglia quindi un altro indirizzo imperdibile in centro città: L’Aubergine. Ristorante del Table de l’Auberge, uno degli alberghi storici di Courmayeur, che, per la cronaca, è anche meta di vacanza della famosissima Instagrammer italiana Chiara Ferragni, L’Aubergine qui è un’istituzione.
Con una vista mozzafiato sulla maestosa cima del Mont Chétif, il menù comprende gnocchi al pesto di pistacchi, una bavarese di zucchine e limone con peperoni arrostiti, ravioli fatti in casa con melanzane e ricotta affumicata e il gelato al latte della casa. Dopo questo pasto che profuma d’Italia dall’antipasto al dessert, non resta che guidare (letteralmente) direttamente all’hotel.
La Gran Baita, come se fosse uscita da una serie Picchi Gemelliè costruito attorno a pannelli in legno, camini pesanti e una vista incredibile sulla montagna. E come spesso accade a Courmayeur, è ancora un affare di famiglia poiché questa affascinante struttura a 5 stelle è gestita da diversi decenni dalla stessa famiglia: il Cavaliere.
Giorno 2 a Courmayeur: Cappuccino, mountain bike e formaggio di capra
Dopo una colazione abbondante con un espresso o un cappuccino (attenzione, non bevete mai quest’ultimo dopo le 11, altrimenti farete arrabbiare seriamente gli italiani), è tempo di sport in questa città dove le attività di montagna sono ovviamente legione. Alpinismo sul Monte Bianco (ricordatevi di prenotare il vostro tour ufficiale almeno un anno prima e preferibilmente con una guida d’alta montagna), rafting sulla Dora Baltea, Trail Running in Val Ferret, la gamma di sport alpini è varia e adatta a tutti i livelli.
Tra queste, la mountain bike, per la quale Courmayeur diventa, d’estate, un vero e proprio Eden. Una volta in sella alle due ruote (meglio se a pedalata assistita, visti i dislivelli), fermatevi alla Cabane du Combal, piccolo rifugio tipico del Tour du Mont Blanc, aperto solo d’estate. Sul percorso di numerose escursioni (“Lago Miage”, “Col de la Seigne” o “Bivacco Gino Rainetto”), il posto, perfettamente a suo agio, offre grandi piatti di pasta e pinte fresche, che sembrano il kit di sopravvivenza ideale per un soggiorno in montagna di successo.
Dopo qualche pedalata, questa volta dirigetevi verso Capitan des Alpes, una pizzeria gestita dalla figlia di una delle guide alpine più note della regione, Renzino Cosson. Ve l’avevamo detto, qui è tutta un’attività di famiglia! Come dessert, visto che la fame non manca mai, dirigetevi verso la superba azienda agricola di Fiorella e sua figlia Valeria. In una regione (e un paese) dove il latte vaccino è protagonista, queste due contadine di Courmayeur hanno deciso di produrre latte di capra. Formaggi, yogurt, gelati e persino cosmetici, qui tutto proviene dalle capre allevate tra la Val Veny e il Monte Bianco.
In fondo, il centro di Courmayeur è l’ideale anche per una gita di shopping. Oltre ai tradizionali negozi di articoli sportivi, ci sono molti marchi di lusso ma anche, e soprattutto, negozi storici.
Menzione speciale per Gourmandises Courmayeur, la gastronomia della famiglia Melgara, oggi gestita dai due figli: Corrado ed Edoardo Melgara. Cioccolato, pasta fresca, vino, distillati… In questa ex farmacia diventata alimentari troverete tutto quello che vi serve per iniziare l’aperitivo fino al dessert. E a proposito di aperitivo, i due fratelli hanno aperto Goù solo quattro anni fa, un bar che vende vini, champagne e digestivi della Valle d’Aosta.
Infine, per concludere la serata con una nota ancora più deliziosa, La bella vita vi consiglia vivamente di prenotare il vostro tavolo al Cadran Solaire, l’iconico ristorante della famiglia Garin. Ricette tradizionali realizzate con prodotti di qualità come questa “Polenta di funghi” e questo tiramisù, per sempre nei nostri cuori.
Giorno 3: Spa, SkyWay e Virgin Mary
Prima di partire, tappa obbligatoria alla Gran Baita Spa con la sua piscina esterna sul fianco della montagna. Sauna, idromassaggio, hammam e massaggi, qui tutto profuma dei fiori che crescono nei dintorni e i trattamenti sono all’altezza dello standard dell’hotel. Su una nota più culturale, La bella vita posso solo consigliarti di visitare il Santuario di Nostra Signora della Guarigione. Innanzitutto per chiedere alla vergine dorata che siede lì di aiutarti a digerire tutto il cibo che hai mangiato nelle ultime 48 ore, ma anche per apprezzare la bellezza di questa parrocchia senza tempo. In questo luogo che sembra essere stato scavato direttamente nelle montagne, le pareti sono ricoperte di offerte fatte dai fedeli che sono stati miracolosamente guariti. Semplicemente magnifico.
Infine, per concludere in bellezza un soggiorno a Courmayeur, è imprescindibile, quasi obbligatorio, provare la SkyWay Monte Bianco. Vera e propria istituzione della regione e grande prodezza tecnologica, questa funivia collega la base della stazione quasi alla cima del Monte Bianco. Su questo cavo tra Courmayeur e il cielo sono posizionate grandi cabine che sembrano astronavi e che permettono di sfiorare le montagne, raggiungere le vette e persino soggiornare in alcuni rifugi durante il tragitto verso la vetta.
Utilizzata sia dagli alpinisti esperti come punto di partenza per le loro escursioni sia dai turisti come visite culturali a sé stanti, la SkyWay è un mezzo ma anche un fine in sé. E poiché la gastronomia non è mai lontana nella regione, il ristorante l’Infini, interamente progettato da Kartell, vi offre l’opportunità di gustare un pasto a un’altitudine di 3.466 metri.
Un bel piatto e la vista sulle montagne: ecco cosa riassume un soggiorno a Courmayeur.
UFFICIO TURISTICO da Courmayeur
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