È una delle anguille della politica italiana. Il nuovo governo italiano di Giorgia Meloni rilancia il progetto faraonico del ponte sullo Stretto di Messina, sempre promesso ma mai realizzato tra la costa orientale della Sicilia e la Calabria all’estremità occidentale dello stivale italiano. Lunedì sera il Consiglio dei ministri ha riattivato la ditta incaricata dei lavori ” Stretto di Messina” (Stretto di Messina), fermato nel 2013. Il progetto è compreso anche nel bilancio presentato martedì dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Molti leader italiani, guidati da Silvio Berlusconi, hanno sognato questo grandioso progetto, che mira a far rivivere la regione del Mezzogiorno nel sud Italia, una delle regioni più povere d’Europa. Nel 2001 il governo Berlusconi avviò questo progetto per il ponte sospeso più grande del mondo, tra strada e ferrovia a una distanza di 3,7 chilometri.
Varato nel 2001, interrato nel 2006, rianimato nel 2008, abbandonato nel 2011…
Il suo successore alla guida del gabinetto, Romano Prodi, lo abbandonò nel 2006 quando l’impresa edile italiana WeBuild vinse la gara d’appalto nel 2005 e costruì una cifra stimata di 3,9 miliardi di euro. Tornato al lavoro dal 2008 al 2011, Silvio Berlusconi ha provato a rilanciare il piano edilizio, prima che il parlamento lo costringesse ad abbandonarlo nel 2011, in piena austerità.
L’attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che siede al fianco di Silvio Berlusconi nell’attuale coalizione, ha raccolto il testimone e si è battuto (finalmente) per realizzare questo progetto che, secondo lui, creerà 100.000 posti di lavoro. Con un budget di circa 6 miliardi di euro.
“Non è l’infrastruttura della Sicilia o della Calabria” Ma questo libro “Può e dovrebbe essere una gemma planetaria”.vantata in conferenza mercoledì da Matteo Salvini.
Pericoli sismici e ambientali
Quest’ultimo avanza invocando l’inizio dei lavori entro due anni.
“Dal punto di vista tecnico non sarà facile, e va rivisto il piano economico e finanziario e aggiornato il progetto”.Riconosciuto da Matteo Salvini.
Anche un alleato di Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi nella coalizione di governo conta di chiedere finanziamenti europei a Bruxelles.
Oltre ai soldi da sbloccare, i geoscienziati italiani hanno già avvertito dei rischi di terremoti in questa regione vulcanica.
Del resto la Commissione Europea si era già opposta al progetto negli anni 2000 in sua assenza “Analisi Impatto Ambientale” Basta con le conseguenze dell’azione da parte delle autorità italiane.
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