venerdì, Novembre 22, 2024
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Il decollo della navicella spaziale Starliner della Boeing è stato rinviato al 17 maggio

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Il primo volo con equipaggio della navicella spaziale Starliner della Boeing è stato rinviato al 17 maggio, ha annunciato martedì la NASA, un giorno dopo aver deciso di rinviarlo poco prima del decollo a causa di un problema tecnico.

L’agenzia spaziale americana ha scritto in un comunicato stampa che il tentativo di decollo potrebbe avvenire “entro e non oltre le 18:16 di venerdì 17 maggio” mentre vengono effettuate le riparazioni.

Questo rinvio colpisce un programma che è stato caratterizzato da una serie di battute d’arresto, tra spiacevoli sorprese e successivi rinvii.

Lunedì sarebbe dovuto finalmente decollare per la prima volta la navicella spaziale Starliner della Boeing, con a bordo gli astronauti, diretta alla Stazione Spaziale Internazionale, entrando così a far parte del club molto speciale delle astronavi che hanno trasportato esseri umani.

Ma circa due ore prima del lancio previsto, mentre i due astronauti americani erano ancorati nella capsula, il decollo è stato interrotto: è stata individuata un’anomalia nella valvola del razzo Atlas V che dovrebbe portare in orbita la capsula Starliner.




Getty Images tramite AFP

In serata la data del decollo veniva indicata come venerdì 10 maggio.

Ma ulteriori analisi hanno dimostrato che la valvola in questione necessitava effettivamente di essere sostituita, un compito che avrebbe richiesto la restituzione del missile al suo hangar.

La NASA ha affermato che gli astronauti Butch Wilmore e Sonny Williams nel frattempo rimarranno isolati.

Boeing sta svolgendo un ruolo importante in questa missione di prova finale, che dovrebbe consentirle di dimostrare che la sua nave è sicura prima di iniziare le missioni regolari sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), quattro anni indietro rispetto a SpaceX.

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Per la NASA, che ha ordinato questo veicolo dieci anni fa, anche i rischi sono alti: avere un secondo veicolo, oltre a quello di SpaceX, per trasportare gli astronauti americani, permetterebbe di rispondere meglio a “diversi scenari di emergenza”, secondo Ad esempio, se si verifica un problema su una nave.

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