Dominic è cresciuto nella soleggiata Calabria, una regione del sud Italia famosa per essere una delle principali fonti di lavoro in Argentina, Stati Uniti e Francia. All’inizio degli anni Cinquanta, un giovane italiano lascia Catanzaro, sua città natale, per il nord della penisola, a Bologna, dove svolgerà il servizio militare prima di diventare un grande pilota. Molti dei suoi connazionali tentarono la fortuna dall’altra parte delle Alpi, nella prospera Parigi del dopoguerra. E se avesse fatto lo stesso? Biglietto in tasca e valigia in mano, Dominic sale sul primo treno diretto alla capitale. Lì divenne il pilota ufficiale di Jean Porotra, il famoso tennista di Biarrot soprannominato il salto basco, che negli anni ’30 si distinse con la nazionale francese in Coppa Davis. Fu a Parigi che l’italiano conobbe una giovane donna basca che divenne sua moglie e gli diede due figli.
Sogni da un altro posto
Nel 1968 scoppiò la rivoluzione nelle strade di Parigi. Sentendosi stretti nel loro modesto appartamento di periferia, la coppia decise di trasferirsi a sud-ovest, ai piedi dei Pirenei. Hanno messo le loro valigie ad Arbonne, in una di queste suddivisioni, di recente. Coraggioso, il padre è tornato al mestiere delle costruzioni. Nei fine settimana trascorre il suo tempo libero mantenendo e ampliando questa casa che lo rende orgoglioso, che ha sofferto la miseria dell’Italia negli anni ’30. Sette anni dopo, nel 1975, una coppia di vicini, Dulucq, ospita una villa d’élite separata da una modesta siepe di arbusti. Tra la gente del posto, ci salutiamo, risolviamo i problemi e, a volte, ci conosciamo. L’accordo sembra amichevole tranne per un dettaglio: i cani del vicino! Legati a una catena di metallo, abbaiano ad ogni svolta del campo, giorno e notte, ostacolando in modo unico la vita della suddivisione. La vita di Cretili diventa gradualmente un inferno.
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