Il Piano Mattei è “entrato bene nella mente dei partner dell’Italia” e i benefici che potrebbero derivarne sono stati ampiamente e ben illustrati anche durante i lavori dell’incontro di Rimini. Lo ha detto il Vice Ministro degli Esteri ad “Agenzia Nova”. Edmondo Cirielliche ieri ha partecipato a due panel organizzati nell’ambito del Meeting per l’amicizia tra i popoli in corso nel capoluogo romagnolo. Proprio a questo appuntamento annuale il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale partecipa tradizionalmente con un proprio padiglione che, come ha spiegato il Vice Ministro, “organizza una serie di eventi” e, con le sue attività, consente anche “di spiegare ai cittadini cos’è la cooperazione e cosa significa come elemento importante della politica estera dell’Italia”.
Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il piano Mattei. “I nostri partner nella Nato, nel G7 e nell’Ue hanno iniziato a mettere mano al portafoglio per sostenere l’Italia”, ha detto Cirielli, secondo cui “l’obiettivo è far sì che l’Africa non fallisca e anzi cresca” e “questo è importante anche per noi, come Italia, che siamo vicini di questo continente”. Secondo il viceministro, “abbiamo una responsabilità storica” nei confronti dell’Africa, soprattutto “in questa fase in cui ci sono attori come la Russia che hanno approcci diversi dai nostri, e che puntano invece sulla reciprocità e su un atteggiamento paritario e non predatorio”.
Concretamente, il Vice Ministro ha illustrato la sua partecipazione al panel del Meeting intitolato “Accrescere il valore e la resilienza del caffè in Africa”. “È stato un momento di incontro con la Fondazione Avsi che svolge un’importante attività di formazione in Africa e abbiamo parlato del grande progetto che serve a far sì che l’Africa mantenga la sua grande produzione di caffè”, ha detto. “È utile per l’Africa ma anche per l’Italia, data la nostra grande capacità di lavorare con questo prodotto”, ha continuato il Vice Ministro, secondo cui questo progetto fa “il bene dell’Africa e anche dell’Italia”, vale a dire che si persegue l’intento che è l’essenza del piano Mattei.
Il Vice Ministro è intervenuto anche a un secondo panel del Meeting di Rimini dal titolo “Formazione professionale, come far incontrare domanda e offerta di lavoro straniera”. Un tema spesso associato al tema dell’immigrazione, ma Cirielli vuole essere chiaro su questo punto. “L’immigrazione è un tema secondario. È chiaro che c’è un diritto a emigrare, ma c’è anche un diritto a non emigrare. Ed è altrettanto chiaro che l’intento del Piano Mattei è quello di prevenire l’immigrazione clandestina favorendo la crescita del continente africano. Ma allo stesso tempo lavoriamo per favorire l’occupazione regolare, dove è necessaria”, ha detto Cirielli, sottolineando l’azione del Governo in questo senso proprio per aiutare i settori che hanno bisogno di manodopera. “L’Italia ha tutte le qualità e tutta la credibilità e il nostro Governo ha avuto il vantaggio di non avere un approccio ideologico e di aver puntato molto sulla bilateralità”, ha concluso il Vice Ministro.
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