La reputazione di Warren Zaire Emery si estende ben oltre i confini della Francia. In un’intervista al quotidiano italiano Tuttosport che lo ha inserito nella lista GoldenBoy, che dovrebbe essere l’equivalente del Pallone d’Oro tra le speranze del calcio mondiale, il prodigio parigino ha parlato con franchezza. Senza nascondersi.
Francia Una squadra
Warren Zaire Emery è stato nominato capitano della speranza da Thierry Henry, e presto potrebbe essere chiamato da Didier Deschamps. Forse a partire dal 9 novembre, giorno in cui verrà annunciato il prossimo roster dei Blues. “I miei obiettivi? Primo, essere convocato nella Nazionale francese, come ipotizza Le Parisien, nato l’8 marzo 2006. Non mi dispiacerebbe battere il record stabilito da Camavinga (il più giovane giocatore ad essere convocato in Nazionale) squadra dal 1945 all’età di 17 anni, 9 mesi e 29 giorni). Poi “La Champions League, l’Euro e ovviamente il Golden Boy. Senza dimenticare la Lega 1 francese”. Prima di aggiungere: “I complimenti ti rendono felice e ti rendono orgoglioso. Ma domani è un altro giorno. Domani significa andare in campo presto e allenarsi, allenarsi, allenarsi. Il lavoro è essenziale. Solo così possiamo migliorare. »
La sua posizione sul terreno.
“In campo, penso solo a prendere la palla”, spiega Warren Zaire Emery. Recuperarlo, riavviare l’azione e, se possibile, fornire più assist possibili ai miei compagni. » Alla domanda sulla sua partita contro il Milan (3-0), durante la quale è stato nominato miglior giocatore della partita, è rimasto umile: “Ho dato tutto, come avviene in ogni partita. Cerco sempre di dare il massimo”. in qualsiasi partita e in qualsiasi competizione, sono ambizioso, mi pongo degli obiettivi e mi impegno a raggiungerli”.
I suoi modelli
“Non ho un idolo. Lo dico onestamente. Ho sempre preferito uscire per strada e giocare con i miei amici d’infanzia a Montreuil piuttosto che guardare le partite, ammette WZE. Adesso le guardo, ma da tifoso di calcio “Senza idolo” è stato rilanciato Su Kylian Mbappé, però, ammette la sua ammirazione: “È un giocatore completo, sa fare tutto. Uno dei migliori attaccanti al mondo di sempre. »
Incidenti prima dell’OM-OL
In Italia hanno fatto scalpore i gravi fatti accaduti domenica prima di Marsiglia e Lione e il clamoroso infortunio al viso riportato da Fabio Grosso. In risposta a una domanda posta il giorno dopo queste trasgressioni, Zaire Emery ha espresso la sua opinione: “Penso che il calcio non abbia nulla a che fare con queste cose brutte. È una scusa. I veri tifosi non possono assistere a tali atrocità.