Descrivere
direttore Marco Tullio Giordana, diventato famoso in Francia per il suo film I nostri anni migliori (2003), Premio Un Certain Regard a Cannes 2003, ma anche per cento passi (2000) e Piazza Fontana (2012) meritava di tornare in azione. fatto con i miei anni migliori la cui idea è venuta a Oreste Sacchelli, docente universitario e specialista in cinema italiano, presidente del Villerupt Italian Film Festival:
Mi è sembrato di riconoscere in Giordana l’umanesimo misericordioso di fronte alla storia descritta come tragedia: Piazza Fontana Sembrava un punto culminante, e ho voluto segnalarlo. Le conversazioni con Marco Tullio Giordana si moltiplicarono e il libro si cristallizzò […] ».
Nella prima parte del libro, Jan A. Gili (Avanti) e Oreste Sacelli (Avanti) Marco Tullio Giordana, un buon osservatore dello sviluppo dell’Italia fin dai suoi primi film, rivisitando il suo lavoro e ricordandone l’importanza nella lingua italiana. scena di un film.
Ecco quindici capitoli dedicati a ciascuno dei film dell’autore secondo la seguente tabella:
- Il discorso di Marco Tullio Giordana sulla nascita del film
- Riassunto completo di Oreste Sacchelli
- Analisi di Orest Sakeli
- scheda tecnica dettagliata
- Un commento finale di Marco Tullio Giordana
Nella parte finale del libro, Oreste Sacchelli ha dato la parola ai più stretti collaboratori del regista: il suo fedele produttore Angelo Barbagallo, il direttore della fotografia Roberto Forza, uno dei rappresentanti del suo idolo Luigi Lo Cascio, ma anche lo sceneggiatore e assistente abituale Sandro Patraglia e l’editore Roberto Missiroli. Tutti raccontano la loro esperienza di lavoro con Marco Tullio Giordana, che dà al regista un ritratto più intimo.
Diversi anni dopo, Orest Sacelli e Marco Tullio Giordana iniziarono ad analizzare ea criticare in modo molto rigoroso le varie opere del regista.
scrittore
Oreste Sacelli è professore emerito all’Università della Lorena, specializzato in civiltà e cinema italiano contemporaneo.
È membro dell’organizzazione del Festival del cinema italiano di Villerrupt dal 1979, presidente del Pôle de l’image de Villerupt dal 1998, e da allora organizzatore del festival di cui è delegato artistico.
È anche l’autore del libro con Christoph Melsky Il Clown Innamorato – la filmografia di Roberto Benigni (Lione, La fosse aux ours, 2006).
“Analista. Creatore. Fanatico di zombi. Appassionato di viaggi. Esperto di cultura pop. Appassionato di alcol”.