esposizione Questo e altro Mette in evidenza il lavoro fotografico dello scrittore e giornalista francese Hervé Gibert dal 9 marzo al 21 maggio 2023, in Museo d’Arte Contemporanea di Roma (preciso). entrata gratis.
Conosciuto tra l’altro per i suoi numerosi racconti e romanzi, Hervé Guibert non ha mai smesso di praticare la fotografia. esposizione Questo e altroOrganizzata dall’autore Anthony Huberman, in collaborazione con il Wattis Institute di San Francisco, intende onorare l’opera dell’artista e letterato, scomparso nel 1991, malato di AIDS.
Se l’artista è principalmente noto per i suoi dipinti, la mostra esplora le sue immagini che sono state ignorate dal pubblico. Opere in cui l’artista coglie invece l’assenza dell’elemento umano per rappresentare solo oggetti inanimati, spazi interni e domestici carichi di ricordi ed emozioni che evocano la presenza dei personaggi fuori campo.
importante rapporto con l’Italia
Ben noto in Francia, dove il suo lavoro ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’AIDS, Gibert ha avuto un rapporto speciale con l’Italia. Appassionato di cinema di Pasolini, Fellini e Antonioni, ha trascorso molto tempo all’isola d’Elba dove ha scritto molte delle sue sceneggiature durante la sua vita. Ha vissuto anche a Roma tra il 1987 e il 1989, soggiornando a Villa Medici.
(Ri)scoprire Hervé Guibert
Il mondo di Guibert, qui, rappresenta l’assenza dell’elemento umano perché per l’artista: “Un buon quadro non è necessariamente quello che rende visibile una persona o un luogo, ma che è fedele alla memoria dei sentimenti.
Il suo lavoro si concentra principalmente sulla complessa articolazione tra scrittura e immagine. Nel 1977 pubblica il suo primo libro, Propaganda della morte All’età di 22 anni. Nello stesso anno inizia a scrivere una rubrica sulla fotografia per il mondo. Ha diretto questo dipartimento fino al 1985. In meno di dieci anni ha scritto e illustrato molti artisti, scrittori e filosofi: Patrice Chéroux, Roland Barthes, Isabelle Adjani, Michel Foucault, Michele Barceló e Sophie Calle.
Morte tragica
Hervé Guibert è morto prematuramente, vittima dell’AIDS. Descrive anche la sua relazione con la malattia per la prima volta nel romanzo. All’amico che non mi ha salvato la vita Nel 1990, un anno prima della sua morte. In questo libro costruisce la storia e il tormento del suo amico, il filosofo Michel Foucault, e poi nel film biografico. Umiltà o volgarità. Dopo la sua morte, diversi canali televisivi francesi hanno trasmesso il film.
Artista riconosciuto a livello internazionale
Le fotografie di Guibert sono state oggetto di una retrospettiva alla European House of Photography di Parigi nel 2011 e alla Loewe Foundation di Madrid nel 2019. Altre mostre personali recenti sono state presentate al Callicoon Fine Arts di New York (2014 e 2019), alla Galerie Les Douches a Parigi (2018, 2020, 2021), alla Kristina Kite Gallery di Los Angeles (2018) e alla Galerie Felix Gaudlitz di Vienna (2020).
La mostra si sposterà poi al KW Institute for Contemporary Art di Berlino (dal 9 giugno al 20 agosto 2023).
Giulia Jolivet
“Analista. Creatore. Fanatico di zombi. Appassionato di viaggi. Esperto di cultura pop. Appassionato di alcol”.