L'Italia ha annunciato mercoledì sera il lancio, lunedì prossimo, dell'iniziativa “Cibo per Gaza”, il cui obiettivo è coordinare gli aiuti alimentari nella regione con le agenzie specializzate dell'ONU e la Croce Rossa.
“Dobbiamo garantire che tutti gli aiuti alimentari necessari arrivino nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato il capo della diplomazia italiana Antonio Tajani, citato in un comunicato del suo ministero.
“Vogliamo promuovere un'iniziativa umanitaria coordinata (…) per facilitare l'accesso agli aiuti alimentari, alleviare le sofferenze della popolazione e garantire la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza”, ha aggiunto.
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Questo tavolo di coordinamento comprende il Programma alimentare mondiale (WFP), l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e la Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC).
“Il conflitto in corso ha causato un livello drammatico di insicurezza alimentare, il cui peggioramento potrebbe portare entro due mesi ad una carestia con conseguenze ancora più tragiche per i civili, in particolare donne e bambini”, ha aggiunto il ministro.
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La situazione nella Striscia di Gaza è così terribile che le Nazioni Unite hanno avvertito che una carestia è “quasi inevitabile”. Secondo un’alleanza di ONG guidata dall’Unicef e dal Global Nutrition Cluster, circa il 90% dei bambini di età compresa tra 6 e 23 mesi, così come le donne incinte e che allattano, si trovano ad affrontare gravi carenze alimentari.
Queste organizzazioni accusano il blocco dell'ingresso degli aiuti umanitari da parte di Israele, che combatte Hamas.
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