Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è lamentato venerdì che Kiev si è trovata “rimasta sola” di fronte all’esercito russo che ha invaso l’Ucraina il giorno prima.
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Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è disposto a garantire l’adesione dell’Ucraina alla NATO? Tutti hanno paura”, ha denunciato, mentre la Nato, a cui Kiev vuole aderire, ha indicato che non invierà truppe a sostegno dell’Ucraina.
In un video-discorso pubblicato sul conto della presidenza ucraina, Volodymyr Zelensky ha inserito anche l’ultima valutazione della parte ucraina, sia civili che militari: almeno 137 morti e 316 feriti.
“Sulla nostra isola Zmini, tutte le guardie di frontiera sono morte da eroi, si sono difese fino alla fine, ma non si sono arrese.
Ha anche riferito della presenza di “gruppi di sabotatori” russi a Kiev e ha invitato i residenti a vigilare e rispettare il coprifuoco ora in vigore, poiché i combattimenti sono in corso a nord della capitale.
“Rimarrò nella capitale. Anche la mia famiglia è in Ucraina. Secondo le informazioni che abbiamo, il nemico ha identificato in me il primo obiettivo. La mia famiglia è il secondo obiettivo.
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