Il incarico conciliante con un carta stradale per accelerare Piano di recupero e mettere la penna sulla carta i punti programmatici rilanciare l’azione del governo. Italia Viva continuare a bombardare Giuseppe Conte e dopo l’intervista ai giornali unificati di Matteo Renzi, tocca a Ettore Rosato gettare benzina sul fuoco. Prima l’accusa diretta: “È il Presidente del Consiglio a scollegare del governo, non noi ”. Poi la tesi: “È lui che continua nel suo atteggiamento di non presa in carico i problemi, ma piuttosto, mettendoli sotto il tappeto. Non possiamo andare avanti così. Ci ha detto che ci incontreremo in classe e ci sfideremo a vicenda? Va bene ”, ha detto ai microfoni il vicepresidente della Camera Radio popolare.
Il premier, sabato sera, aveva usato toni concilianti in un lungo post su Facebook, sottolineando più volte l’importanza di “tutte le forze della maggioranza” e indicando il calendario per “rafforzare” l’esecutivo. Tradotto: Consiglio dei ministri Martedì con il focus Fondi europei, tabella per stabilire il priorità dell’azione del governo e l’apertura a a rimpasto. UN persuasione morale concordato con il Partito Democratico, che poco prima di aver dettato la stessa linea con Dario Franceschini e Graziano Delrio. E con cosa Andrea Orlando, attraverso le colonne de La stampa, torna a sottolineare come “una crisi adesso sarebbe davvero una disastro per il paese “.
Ma per Rosato l’apertura non basta: “Ma cosa offrire avrebbe fatto Conte? Vogliamo risposte alle nostre richieste, non siamo interessati alle offerte di posti o chissà quale tavolo di mediazione “. Poi ha anche ribadito che, secondo Italia Viva, anche davanti a uno crisi del governo non ci saranno elezioni anticipate: “Se c’è qualcuno che pensa che i i problemi del paese sono risolti con elezioni anticipate, fatevi avanti, ma ho l’impressione che le forze politiche sappiano benissimo che non è così ”.
Eppure i toni di Italia Viva ora sono chiari, usati alla luce del sole. Anche per Orlando sarebbe “utile” per Renzi “recitare la parte” ‘Construens’ che ha usato all’inizio della discussione forse evitando i toni sprezzanti di queste ore “. Il vice-segretario torna anche nel ruolo di presidente del Consiglio, sottolineando un concetto già espresso da Zingaretti nelle scorse settimane:” La pandemia esiste, ma se Conte avesse preso l’iniziativa quando l’abbiamo chiesto e quando Iv non aveva posto nessuna domanda, i problemi avrebbero potuto essere risolti in modo meno traumatico ”.
Ma il premier, sottolinea, non tocca “perché equivarrebbe a buttare via unesperienza faticosa, che tuttavia ha dato una risposta al crisi economica molto diversa da quella data del 2008, con più forte contenuto sociale e che costituisce ancora un potenziale campo alternativo ai sovranisti “. Un campo che dovrebbe essere riproposto a elezioni “Per andare compatto e vincerli; certo che se smantelliamo il campo politico non ci saranno nemmeno le basi per una futura alleanza ”. E in soccorso di ‘responsabile’: “Ci sono contributi che possono essere positivi ma pensiamo che non possiamo basare un governo in una fase così complicata somma di singoli – ha concluso l’ex ministro della Giustizia – Abbiamo sempre sperato in un allargamento a forze liberali che esistono in Parlamento, le ipotesi in balìa e grigia non sono l’equivalente “.