Le aziende europee stanno entrando nel 2022 temendo un calo delle loro vendite all’esportazione.
Non sorprende che la guerra in Ucraina abbia offuscato le prospettive di crescita degli esportatori. Dopo un anno di forte ripresa nel 2021, anche se gli effetti della pandemia si fanno ancora sentire, si avvicinano con fiducia al 2022, contando su un aumento dell’occupazione.
Leggi anche Julian Denormandy: “Ridefiniamo le regole del commercio internazionale”
Un’indagine condotta da Allianz Trade, l’assicuratore del credito (ex Euler Hermes), tra 3.000 società in Europa (Germania, Francia, Italia e Regno Unito), ma anche in Cina e Stati Uniti, ha mostrato una forte inversione di tendenza prima e dopo la inizio dell’assalto. Il 22% ora si aspetta una diminuzione del volume delle vendite dalle esportazioni, rispetto al 6% in precedenza. Le aziende francesi e italiane sono tra le più pessimiste.
Tendenza più evidente in prodotti chimici, macchinari, beni strumentali eServizi(Produzione e distribuzione di energia, acqua, ecc.). “La stima del rischio è aumentata notevolmenteIl regista afferma…
“Appassionato di alcol. Piantagrane. Introverso. Studente. Amante dei social media. Ninja del web. Fan del bacon. Lettore”.