Una storia agghiacciante ma che fortunatamente ha un lieto fine. Lontano dalle telecamere e dalla nuova manifestazione Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) a Livigno, conclusione della terribile 15a tappa del Giro d’Italiauna tragedia quasi accaduta sulla discesa del Mortirolo, a circa 70 km dall’arrivo. Jenthe Biermans è stato infatti vittima di un grave incidente fuoristrada finendo in fondo ad un profondo burrone… profondo più di 25 metri! Miracoloso, ile belgaArkéa-B&B Hotels ne è uscito relativamente indenne ed è riuscito addirittura a tagliare il traguardo in 130esima posizione, a più di tre quarti d’ora dal vincitore sloveno. “Ho valutato male una svolta in discesa. È stata una caduta piuttosto pesante, è stato davvero il panico“, ha esordito raccontando Sporza.
Jenthe Biermans ha tagliato il traguardo 46 minuti dopo Tadej Pogacar
Nessuna frattura rilevata: “È miracoloso che non si sia fatto più male”
Data la gravità dell’incidente, diversi membri di altre squadre sono accorsi in suo aiuto nel più breve tempo possibile. “Sono venute a prendermi quattro squadre. Non mi hanno trovato direttamente. Ero a 25 o 30 metri nel burrone. Ho avuto un attimo di panico, ho continuato a capitombolare e mi sono fermato attorno ad un albero. All’inizio non riuscivo a muovere il piede. Sono risalito in bici poi ho proseguito con l’ultimo gruppetto. Ho tagliato il traguardo grazie al supporto degli altri ragazzi e al mio carattere. Ma devo ancora fare alcuni controlli. L’anca e il piede non sono del tutto a posto. Anche la parte bassa della schiena mi fa molto male. Ma spero che non ci sia alcuna frattura, visto che sono riuscito a finire la tappa”ha concluso il velocista 28enne, già coinvolto nella caduta in volata dell’undicesima tappa mercoledì.
Da, Jenthe Biermans ha potuto effettuare i primi esami di cui l’équipe bretone ha comunicato domenica sera. “Dopo l’arrivo ha effettuato una prima radiografia del bacino e della regione lombare. In queste immagini non è stata rilevata alcuna frattura. Domani mattina verrà effettuata una nuova valutazione. Su una radiografia del piede sinistro è stata rilevata un’avulsione ossea.“, lei dice. Mickaël LeveauSu questo episodio è tornato anche il suo direttore sportivo. “Per fortuna era nello stesso gruppo di Alessandro Verre che ci ha subito avvisato che era caduto. Sono andato a cercare Jenthe dieci o quindici metri più in basso, tra i rami e gli alberi. È miracoloso che non si sia fatto più male di così. Le radiografie non hanno rilevato alcuna frattura al bacino o alla schiena. I nostri corridori sono tutti arrivati e sette di noi partiranno martedì dopo il giorno di riposo, questo è l’importante.”. Più paura che danno quindi, e un grosso sospiro di sollievo per tutti i followers del Giro.
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