Un anno dopo la storica vittoria elettorale del suo partito di estrema destra, il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha ammesso che avrebbe voluto fare “meglio” per controllare l’immigrazione clandestina in entrata in Italia. Il Ministero dell’Interno ha finora registrato 130.000 migranti, rispetto ai 70.000 dello stesso periodo del 2022.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha ammesso di aver sperato di fare “meglio” per controllare l’immigrazione clandestina, che è in aumento dopo la storica vittoria elettorale del suo partito di estrema destra un anno fa. “È chiaro che speravamo nel meglio per quanto riguarda l'immigrazione quando abbiamo lavorato duro”, ha detto in un'intervista al canale italiano TG1, trasmessa sabato sera, nell'anniversario di questa vittoria.
Una promessa elettorale non mantenuta
E continua: “I risultati non sono quelli che speravamo. E' sicuramente un problema molto complesso, ma sono sicura che andremo a fondo della questione”. Il partito postfascista Fratellanza d'Italia di Giorgia Meloni è stato eletto sulla base della promessa di limitare l'immigrazione di massa verso l'Europa. Italia.
Ma il numero di arrivi di imbarcazioni dal Nord Africa è aumentato, con il Ministero dell’Interno che ha registrato quest’anno più di 130.000 migranti, rispetto ai 70.000 dello stesso periodo del 2022. Dopo 8.500 persone sono arrivate sulla piccola isola di Lampedusa. In soli tre giorni all’inizio di questo mese, la Meloni ha invitato l’UE a fare di più per contribuire ad allentare la pressione.
Bruxelles ha accettato di intensificare gli sforzi e ha annunciato questa settimana che inizierà a rilasciare fondi alla Tunisia – da dove partono molte imbarcazioni – come parte di un accordo per fermare l’immigrazione clandestina da quel paese.
La destra segue un “percorso demagogico cinico e inefficace”
Ma Giorgia Meloni, principale partner della coalizione, è vicepremier Matteo Salvini del partito anti-immigrazione Lega ha liquidato gli sforzi dell’UE per gestire l’afflusso di arrivi come un “atto di guerra”.
L'associazione ha inoltre condannato questo fine settimana il governo tedesco per aver finanziato una ONG che effettuava operazioni di salvataggio marittimo nel Mediterraneo, affermando che ciò rappresentava “un'interferenza estremamente pericolosa” negli affari italiani. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, membro del partito Giorgia Meloni, ha dichiarato domenica al quotidiano La Stampa che la decisione è “molto grave” e mette l’Italia “in una posizione difficile”. Matteo Salvini, che ha chiuso i porti italiani alle navi di salvataggio dei migranti mentre era al governo nel 2019, sta spingendo per un approccio più duro.
Da quando è salito al potere, il governo georgiano Meloni ha imposto restrizioni alle attività delle navi di salvataggio, che accusa di incoraggiare i migranti, impegnandosi allo stesso tempo ad adottare misure severe contro i trafficanti. Ha inoltre cercato di incoraggiare il rimpatrio dei migranti non idonei all’asilo, in particolare costruendo nuovi centri di detenzione ed estendendone la durata della detenzione. Un decreto pubblicato questa settimana sulla Gazzetta Ufficiale prevede inoltre che i migranti in attesa di una decisione sull'asilo dovranno pagare una cauzione di 5.000 euro altrimenti rischieranno di essere mandati in un centro di detenzione.
“Sull’immigrazione, la destra italiana ha fallito”, ha affermato in una nota il Partito Democratico di centrosinistra all’inizio di questa settimana. Il Pd ritiene che “il governo continua a seguire un percorso volutamente cinico e demagogico, ma soprattutto è del tutto inefficace nel rispettare e tutelare i diritti umani e nella tutela degli interessi dell'Italia”.