Locarno Film Festival Direttore Artistico Giona A. Názaro, per partecipare al Festival Internazionale del Film di Friburgo (FIFF) come membro della giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi. Intervistato da Keystone-ATS.
Rifletti su Jonah A. Per lui “la caratteristica più importante di questo festival è la sua capacità di coinvolgere l’intera città: nei teatri si vedono bambini, anziani, tanti giovani”.
Tra i film in concorso internazionale al FIFF, “Quelli che ho visto mi fanno molto piacere e suscitano l’interesse di altri festival”. La sentenza cadrà sabato sera.
Cinema per tutti
Il Festival di Locarno ha il doppio del Vive: nasce alla fine della seconda guerra mondiale nel 1946. Secondo il suo direttore, “il cinema è un evento che riguarda un’intera società”.
Per Giona A. Nazzaro, “Non c’è niente di più bello del momento in cui si alza il sipario in piazza Grande a Locarno all’alba”. Paragona questo momento alla scena del film di Fellini “I Clown”, quando il giovane Fellini vede arrivare una carovana e all’improvviso si alza il sipario.
Il direttore artistico continua: “Quello che mi ha attratto del cinema è stato il principio del piacere”. Ancora oggi, quando lavoro alla selezione dei film con il mio team a Locarno e quando guardo i film perché ho il privilegio di far parte della giuria, la prima cosa che cerco di fare è divertirmi, in senso stretto. In senso etimologico”, spiega.
Crede “molto nella linea editoriale dei festival”. “Per me è importante, quando vai a teatro, dimenticare tutto quello che sai”, continua,
Cinefila fin dall’infanzia
La sua passione per il cinema è iniziata nella sua infanzia: “Ho tenuto i biglietti dei biglietti in un piccolo taccuino e per non dimenticare i film ho scritto piccole cose”. “Non credo che ci sia stato un giorno in cui il cinema non mi abbia affascinato”, dice.
Giona Nazzaro, 57 anni, nata e cresciuta a Zurigo: “Parlo ancora lo svizzero tedesco”. Il padre ha lavorato come ingegnere tecnico alla Brown, Boveri & Cie di Oerlikon (ZH) “poi ha vinto il concorso delle scuole pubbliche in Italia e siamo tornati”.
/ AT