La procura giapponese ha arrestato domenica la prima persona in relazione allo scandalo di frode finanziaria che ha colpito il partito del primo ministro Fumio Kishida e lo ha costretto il mese scorso a sostituire quattro ministri, hanno riferito i media locali.
Yoshitaka Ikeda, eletto al parlamento dal Partito Liberal Democratico (destra conservatrice) al potere, è sospettato di aver violato la legge sul controllo dei fondi politici, secondo quanto riportato da diversi media giapponesi, tra cui Jiji.
I media giapponesi hanno riferito che gli investigatori sospettano che Ikeda, 57 anni, la cui segretaria è stata arrestata, abbia ricevuto un totale di 48 milioni di yen (circa 440.000 dollari) e non lo abbia dichiarato.
A metà dicembre, Fumio Kishida è stato costretto a sostituire quattro dei suoi ministri nel tentativo di spegnere l'incendio provocato da uno scandalo di frode finanziaria diffuso all'interno del suo partito, che lo ha anche indebolito.
Se ne sono andati anche cinque viceministri e altri funzionari colpiti dallo scandalo all'interno del PLD di Kishida.
Gli investigatori hanno poi fatto irruzione negli uffici delle fazioni del PLD, decine dei cui membri erano sospettati, secondo la stampa giapponese, di non aver dichiarato l'equivalente di diversi milioni di dollari, raccolti con la vendita di biglietti per serate di raccolta fondi che il partito avrebbe poi ricevuto. Ho donato loro.
Kyodo ha citato il segretario generale del partito Toshimitsu Motegi che ha affermato che il Partito Liberal Democratico ha deciso di escludere Ikeda dopo il suo arresto.
Il funzionario eletto arrestato e i quattro ministri licenziati il mese scorso appartenevano alla fazione più potente del PLD, quella guidata dall’ex primo ministro Shinzo Abe, assassinato nel 2022.
Secondo i media locali, la Procura sta indagando su cinque delle sei fazioni del partito.
Anche prima di quest'ultimo scandalo, la popolarità di Kishida era già stata colpita da altri motivi di malcontento, tra cui l'inflazione persistente e il deprezzamento dello yen, che ha indebolito il potere d'acquisto delle famiglie nonostante il recente annuncio di un nuovo massiccio piano di stimoli fiscali.