Questo mercoledì, tramite il proprio account Twitter ufficiale, la squadra kazaka Astana-Premier Tech ha ufficializzato l’arrivo dell’italiano Gianni Moscone, per le prossime due stagioni, degli Ineos Grenadiers.
È una pagina che passa all’italiano. Questo mercoledì, tramite il suo account Twitter Ufficialmente, la formazione kazaka dell’Astana-Premier Tech, sempre guidata da Alexander Vinokurov, ha annunciato l’arrivo di Gianni Moscon, a partire dal 2022 e per le prossime due stagioni. L’arrivo ha inevitabilmente soddisfatto il principale interessato: “ Dopo sei anni in una squadra, farò un passo serio nella mia carriera. Penso che sia una sorta di sfida per me, una spinta a continuare a crescere e una nuova esperienza che sono sicuro avrà successo. Negli anni sono riuscito ad accumulare molta esperienza, e ora vorrei sfruttarla il più possibile in una nuova squadra, in un nuovo ambiente. Spero di potermi esibire al meglio nelle gare ai massimi livelli. Ora 27enne, il Transalpino, il cui esordio professionistico risale al 2016, ha conosciuto finora una sola squadra.
💠 Gianni Moscone all’Astana per due anni
“Penso che questa sia una specie di sfida per me, una spinta per continuare a crescere e una nuova esperienza che sono sicuro avrà successo” – Gianni Moscon.
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– Astana – Premier Tech (AstanaPremTech) 29 settembre 2021
Moscone è noto per il suo cattivo comportamento
E sono i britannici di Skye, che da allora sono diventati Ineos Grenadiers. Nel suo palmares Gianni Moscon annovera due titoli italiani a cronometro. Nel 2021, l’italiano, che vive in Austria, ha vinto due tappe dell’Alpine Tour e ha anche corso online per i Giochi estivi del 2020 a Tokyo, in Giappone, dove si è classificato 20°. Moscon ha anche diversi posti d’onore nei classici che non si assomigliano affatto. Nel 2017, l’italiano è arrivato quinto alla Parigi-Roubaix, nonché terzo al Giro di Lombardia. Al di là del lato sportivo, Gianni Moscon ha alle spalle una pessima reputazione, contaminata soprattutto da sospetti di razzismo. Inoltre, il suo comportamento durante alcune gare ha causato alcune sospensioni. La sua squadra lo aveva fatto nel 2017, mentre nel 2018 l’UCI si è presa cura di lui, dopo essere stato squalificato dal Tour de France lo stesso anno, a causa di un brutto gesto.
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