Il G7, il cui ultimo vertice si è tenuto dal 13 al 15 giugno 2024 in Italia, rimane un forum influente in cui si discutono e si decidono le politiche economiche globali. Tuttavia, persistono critiche riguardo alla sua rilevanza e legittimità in un mondo sempre più multipolare.
Laith Lakhwa *
Il Gruppo dei Sette, comunemente noto come G7, è un’alleanza di sette tra le maggiori potenze economiche del mondo. Dalla sua nascita nel 1975, il gruppo ha subito numerose trasformazioni. Inizialmente chiamato informalmente Gruppo dei Cinque, divenne il Gruppo dei Sei al momento della sua formazione formale nello stesso anno, prima di diventare rapidamente il Gruppo dei Sette nel 1976 con l’inclusione del Canada. Nel 1997, la Russia si unì al gruppo, diventando il G8, prima di ritornare alla sua forma originaria di G7 dopo il ritiro definitivo della Russia.
Il G7 è attualmente composto da Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Insieme, questi paesi detengono circa il 45% della ricchezza netta mondiale, il che li rende uno dei principali attori economici sulla scena globale. Il gruppo comprende sette delle dieci maggiori economie del mondo per PIL, anche se esclude in particolare la Cina, che è la seconda economia mondiale, e l’India, che è al quinto posto.
L’assenza di queste due grandi potenze emergenti, Cina e India, solleva interrogativi sulla rappresentatività e legittimità del G7 come forum globale. Questi due grandi paesi asiatici hanno rifiutato categoricamente di partecipare al G7, che vedono come un tentativo di egemonia economica da parte di un gruppo selezionato di paesi sviluppati. Secondo alcuni critici, il G7 sarà solo uno strumento con cui questi paesi potranno rafforzare il loro dominio sui mercati globali allo scopo di monopolizzare la ricchezza.
Il G7 è spesso accusato di emarginare le economie in via di sviluppo e di mantenere un ordine economico globale ingiusto. Durante i suoi vertici è prevista la creazione di due sale: una per i sette Stati membri e l’altra per i paesi interessati a ciò che alcuni chiamano “Inventario” economico. Questa configurazione è vista da molti come umiliante ed evidenzia la dinamica di potere sbilanciata in quanto i paesi meno potenti accettano di partecipare a quella che alcuni descrivono come un’alleanza. “Festa internazionale in maschera”.
Il G7 continua a essere un forum influente in cui vengono discusse e decise le politiche economiche globali. Tuttavia, persistono critiche riguardo alla sua rilevanza e legittimità in un mondo sempre più multipolare. Escludere le principali potenze economiche come Cina e India mette in discussione la loro capacità di rappresentare veramente l’economia globale nel suo insieme.
Mentre il G7 cerca di raggiungere gli obiettivi discussi per rafforzare il partenariato economico globale, potrebbe dover riconsiderare il proprio approccio e migliorare la propria inclusività per rimanere rilevante nel panorama economico globale in continua evoluzione.
* Consulente in strategia industriale e logistica.
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