Varcando l’ingresso principale del cimitero di Mont-Marie, un incuriosito nota, sulla destra, un colossale monumento funerario in memoria dell’imprenditore, consigliere legislativo, politico municipale e Cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro, l’Onorevole George Couture (1824-1887). Quello che i pedoni non sanno è che, nonostante le dimensioni del sito, il suo nucleo coperto di proiettili è conservato altrove.
Di Claude Genest – Collaborazione speciale
Circa 15 anni fa, durante il mio mandato come presidente della Société d’histoire de Lévis (SHL), mi è stato senza dubbio mostrato il manufatto più strano custodito dalla SHL, il cuore di Georges Couture. Questa cosa è bella e va detto che è piuttosto unica, almeno da questa parte dell’Atlantico. Eccoci quindi al cospetto del vero organo vitale della couture accuratamente avvolto nei proiettili. Tutto è posto in una ciotola di qualche tipo che indica che è il suo cuore. Ammettiamo che il tutto non sia banale.
Figura di spicco dell’Ottocento sulla South Shore, Georges Couture si distinse soprattutto nel commercio e per la notevole filantropia nei confronti della sua comunità, in particolare con il Collège de Lévis, il Couvent de Lévis, l’orfanotrofio di Notre Dame, ma soprattutto a favore dell’ospizio di Saint-Joseph-de-la-Délivrance, di cui fu uno dei maggiori benefattori. Per i curiosi, sappiate che una breve biografia pubblicata nel 1884 su Couture è liberamente consultabile online dalla sapiente penna di Joseph Edmund Roy.
Al momento della sua morte, il 4 novembre 1887, le testimonianze furono numerose. In Quebec, Le Courrier du Canada ha osservato il 7 novembre che “il defunto lascia dietro di sé un nome intatto, che rimarrà impresso a lungo nella memoria dei suoi compatrioti”. Il funerale si è svolto mercoledì 9 novembre e Le Journal de Québec (il primo) ha riportato nel numero del 10 novembre che “un coro di 150 voci composto da studenti universitari” ha cantato “il Requiem orchestrato di Perrault”. . Lo stesso giornale aveva pubblicato due giorni prima una panoramica delle sue opere di beneficenza che, secondo Joseph Edmund Roy, ammontavano a più di un quarto di milione di dollari, una somma enorme all’epoca.
Ma ai margini di tutto questo, si sta svolgendo in segreto un’insolita pratica funebre: estrarre il cuore dal corpo e avvolgerlo nel piombo. Alla luce di alcune ricerche, scopriamo che questo rito risale al Medioevo ed era praticato dai re e da una certa élite.
Cosa troveremmo se lo aprissimo oggi? Un brano pubblicato in Francia su Science Humanes nel maggio 2021 ci dice che il “cuore” di questo in Normandia è stato aperto ed è perfettamente conservato. Il testo a penna di Hélène Frouard ci dice: “Probabilmente è stato prima immerso in una soluzione alcolica o bollito, e poi l’organo è stato imbalsamato con una miscela contenente vegetali – da qui il profumo di menta”.
Nel caso di Couture, possiamo dedurre che il suo cuore è stato strappato e coperto tra la sua morte venerdì 4 novembre e il suo funerale il mercoledì successivo. Comunque sia, è lodevole ricordare quest’uomo traboccante di elemosine e che custodisce il suo cuore oltre la tomba nel piombo.
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