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Festival internazionale del cinema femminile – In onore di Cecilia Mangini

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Festival internazionale del cinema femminile – In onore di Cecilia Mangini

Scritto da Amelie Ravout

Cecilia Mangini - Foto di Paolo Pisanelli

Giunto alla quarantatreesima edizione, il Festival internazionale del cinema femminile (FIFF) di Creteil omaggia la regista italiana Cecilia Mangini, scomparsa a gennaio e che da dieci anni mantiene un rapporto speciale e intimo con il festival. Il FIFF, che quest’anno si terrà interamente online tramite la piattaforma del festival dedicata “Scope of Festivals”, si svolgerà dal 2 all’11 aprile 2021. Nove cortometraggi, sei documentari e sette lungometraggi, non tutti proiettati in La Francia, gareggerà. Ciascuna delle categorie. In programma anche dieci film sul tema del patrimonio, dei trasporti, della memoria e dei corridoi. Film di Cecilia Mangini: Due scatole dimenticate (Viaggio in Vietnam), diretto da Paolo Pisanelli, lo fa eco.

« Cecilia Mangini prima di diventare critico cinematografico e poi soprattutto regista di documentari, accanto al marito Lino Del Fra, è stata fotografa. Nel 1965, Cecilia e Lino intrapresero il loro viaggio in Vietnam devastato dalla guerra e trovarono un documentario che non avrebbero mai realizzato. Più di mezzo secolo dopo, Cecilia è tornata ai servizi fotografici fatti all’epoca, spesso segreti, commoventi e immobili, alcuni dei quali trova per caso. Insieme a Paolo Pisanelli ha realizzato un documentario: Due scatole dimenticate (A causa dello skatole dimenticate). Questo film è molto più di un ritorno a un progetto incompiuto. Cecilia coglie l’occasione per rivedere la sua vita e le sue opzioni (Estratto dalla cartella stampa)

Il film inizia con le domande di Mangini quando trova due scatole piene di fotografie scattate durante il soggiorno in Vietnam, Totally Forgotten Memories: Perché la nostra memoria ci gioca brutti scherzi? Le foto e i filmati ci aiutano a ricordare chi eravamo? Le mie foto possono dirti, più di me stesso, chi sono? Scorrendo le immagini, vagliando i negativi, rileggendo gli appunti presi da lei e Lino, e trovando la sceneggiatura del film e le canzoni ascoltate in quel momento, il Mangini’s Salon, l’unica location delle riprese, si riempie. A poco a poco immagini, volti, suoni, conversazioni e persino profumi e odori. La sincerità e la presa in giro di Mangini di se stessa sono influenti in molti modi, e il suo aspetto, che è sempre giusto e accurato, è ciò che la rende così com’era. L’inizio del film conferma questo fatto, attaccando un occhio, una lente, una canna di fucile e un raggio di luce dalla proiezione all’idea di rotazione, rotazione e trasporto.

Come Deux box oubliées, la programmazione dell’edizione FIFF 2021 indaga le questioni del patrimonio e della memoria mentre allestisce una sorta di inventario per pensare al presente e immaginare percorsi futuri. La retrospettiva di Nicole Stefan e la presenza di Aïssa Ma ضور ga come ospite d’onore Regard Noir introduce parte di questo progetto. I due forzieri dimenticati (Un viaggio in Vietnam) saranno disponibili da sabato 3 aprile alle 18:00 fino a lunedì 5 aprile a mezzanotte sulla piattaforma. Nel frattempo, alcune delle opere di Cecilia Mangini in collaborazione con Pasolini saranno visibili ad aprile nell’ambito di una retrospettiva. Pasolini, Pasolini, Pasolinens! Da BIS.

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