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Festival di Berlino 2024: “Gloria!”, uno struggente film femminista italiano

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Festival di Berlino 2024: “Gloria!”, uno struggente film femminista italiano
23 febbraio 2024
Berlinale 2024 Stampa 12
© Tempesta SRL, fornito da Berlinale

una gara
Gloria!
Di Margherita Vicario
Con Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mavoda…

La nostra prima impressione di “Gloria!” :

Agli albori dell'Ottocento, nei pressi di Venezia, avvenne una congiura”Gloria!“, sostenendo che il decreto napoleonico consentiva l'apertura dei conservatori solo agli uomini, per presentarci un film pseudo-storico, volto a mostrare quanto il talento femminile all'epoca fosse ignorato, di cui oggi non rimane quasi più traccia. L'idea era per mostrare come l'uomo possa poi imporre. Le idee, sotto le mentite spoglie della fede, nonché del gusto artistico, sono inizialmente ben intenzionate ma con questa storia di un servitore orfano e apparentemente muto, che scopre un talento innato quando un pianoforte viene donato alla scuola , e diversi studenti, alcuni dei quali compongono, la credibilità dell'insieme non dura a lungo.

Chi poteva credere per un momento che solo le ragazze del collegio potessero sentirla suonare di notte il pianoforte, mentre la stanza sotterranea in cui era rinchiusa aveva una presa d'aria senza finestre? Chi può credere anche alle trattative sul famoso pianoforte che va e viene sulle barche nel Golfo di Venezia, solo per il gusto di fare almeno delle belle foto, o a quell'ultimo concerto davanti al Papa dove nessuno si intromette? In breve, se il film fosse stato trattato come un racconto, invece di presentarci un cosiddetto dramma storico, forse avremmo potuto accettare per oro colato i messaggi femministi che infestano il film.

Guarda il trailer di “Gloria!” (carattere italiano):

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