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Festival del Cinema Mediterraneo di Annaba: “130 anni di cinema italiano negli occhi della critica” al centro di uno speciale simposio

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Venerdì ad Annaba, nell'ambito del programma delle attività del IV Festival del Cinema Mediterraneo (24-30 aprile), di cui l'Italia è ospite d'onore, critici e cineasti italiani hanno ospitato una conferenza speciale dal titolo “130 anni di cinema italiano attraverso gli occhi dei critici”.

Nel corso del convegno, organizzato al Sibus International Hotel, i relatori hanno raccontato delle opere cinematografiche italiane che hanno contribuito ad arricchire la settima arte nel mondo, in 130 anni di lavoro e creatività.

Si sono concentrati sulle peculiarità delle opere prodotte durante questo periodo e sul ruolo che il cinema italiano ha avuto nell'affrontare le questioni e gli eventi che hanno segnato la storia moderna delle nazioni.

In questo contesto, il critico cinematografico Massimo Lecce ha sottolineato “la presenza del mondo arabo e dell’Algeria nel cinema italiano” e “l’interesse mostrato dalla settima arte italiana per le questioni legate ai popoli della regione”.

A questo proposito ha presentato esempi di opere cinematografiche di registi italiani, tra cui Luchino Visconti, che ha diretto film italo-algerini.

A margine del convegno, la Direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura in Algeria, Antonia Grande, intervenuta anche lei ai dibattiti, ha ricordato l'amicizia italo-algerina e ne ha auspicato l'approfondimento in diversi ambiti, considerando l'organizzazione di tali festival come un opportunità di avviare progetti cinematografici congiunti e intensificare gli scambi tra registi di tutto il mondo.

In occasione di questo convegno è stata organizzata una mostra con fotografie di film e registi italiani provenienti da questo paese e spezzoni di film prodotti nell'ambito di una coproduzione italo-algerina, tra cui molte opere girate in Algeria come “Un Thé”. (1988) di Bernardo Bertolucci, ricco di scene girate a Timimoun e Beni Abbes, e “Les aveux les plus deux” (1970) di Edouard Molinaro, co-interpretato dal compianto Hassan Hassani.

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L'Italia partecipa a questa sessione del Festival del Cinema Mediterraneo con diverse opere, tra cui il film “Verso un futuro luminoso” del regista Nanni Moretti nel 2023, che sarà proiettato in apertura del festival, oltre agli altri film iscritti al competizione ufficiale nelle categorie. Lungometraggi e documentari.

Agenzia di stampa algerina

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