La Ocean Viking è stata autorizzata a tornare in mare, ha annunciato venerdì SOS Méditerranée. La nave di salvataggio dei migranti della ONG era stata trattenuta per 10 giorni dalle autorità italiane che l’hanno accusata di problemi di sicurezza.
“Dieci giorni dopo il fermo della Ocean Viking nel porto di Civitavecchia, le autorità italiane hanno riconosciuto che la nave (…) è di fatto conforme a tutte le normative applicabili, come confermato dalle autorità norvegesi dello Stato di bandiera e dalla Società di classificazione della nave. Il fermo è stato quindi revocato senza modifiche sostanziali della certificazione, dell’equipaggio o dei dispositivi di salvataggio”, ha indicato in un comunicato l’Ong.
È in particolare la punta delle zattere di salvataggio che aveva portato all’estensione del fermo della nave ambulanza da parte delle autorità italiane.
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Tempo perso
“Siamo molto sollevati di poter riprendere le nostre missioni di soccorso, interrotte in piena estate, stagione in cui c’è un massimo di attraversamenti” di migranti, ha detto ad AFP la direttrice e co-fondatrice di SOS Méditerranée, Sophie Beau.
“Ma è tutto il tempo che non abbiamo potuto trascorrere in mare, anche se in questa zona del Mediterraneo centrale c’è una grave carenza di mezzi di soccorso”, si è rammaricata, considerando che “il fermo” della Ocean Viking “solleva interrogativi sulle intenzioni” delle autorità italiane.
Sette controlli
Sophie Beau ha così sottolineato che dal noleggio della Ocean Viking da parte della Ong nell’estate del 2019, la nave è stata oggetto di sette controlli, un numero “insolitamente alto”.
La data di ripresa delle operazioni non è stata ancora fissata ma sarà effettuata quanto prima, una volta rientrato l’equipaggio a Civitavecchia ed effettuato il rifornimento. “E’ questione di giorni”, la nave dovrebbe partire “a fine luglio, inizio agosto” stima il manager.
Il Mediterraneo centrale è la rotta migratoria più pericolosa al mondo, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). L’agenzia delle Nazioni Unite stima che dall’inizio del 2023 vi siano scomparsi 1.931 migranti.
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Da quando è salito al potere nel 2022, il governo di estrema destra di Giorgia Meloni, che include il leader della Lega Anti-Migranti Matteo Salvini come Vice Primo Ministro, ha intensificato le misure per ostacolare le attività delle ONG di soccorso ai migranti.
afp/edel