Tradotto da
Paolo Kaplan
pubblicato in
15 gennaio 2023
Svelando una collezione di gran lusso a Fendi, ha svelato una collezione stellare, ma probabilmente il momento clou dello spettacolo è stata la sua traccia vocale, un’esibizione indimenticabile del pioniere della discoteca Giorgio Moroder.
È tutto pieno di spirito e umorismo, dalle baguette in pelle di pecora, disegnate per imitare il pane appena sfornato, alle adorabili giacche di jeans oversize in visone o pelle di pecora.
Lo spettacolo si è svolto in una cornice davvero suggestiva, dove una serie di palle da discoteca argentate su un binario di alluminio sono state distribuite sopra le teste dei 1.200 ospiti.
A Milano è il numero di fan e fotografi che si trovano davanti alla porta della sfilata che permette di giudicare la popolarità del brand. Nonostante il clima piuttosto freddo, qualche migliaio di persone si sono accalcate fuori dal quartier generale di Fendi a Milano in via Andrea Solari.
All’interno, si poteva sentire l’attesa che elettrizzava l’atmosfera, prima che le luci si spegnessero e Moroder, 82 anni, entrasse in azione.
La clip audio originale
Come la colonna sonora, la colonna sonora originale commissionata per lo spettacolo, il set presentava molte innovazioni.
Primo nella sartoria, che si tratti di camicie button-down simili a poncho grigi o mini abiti con orlo sfilacciato, è come se Clint Eastwood stesse entrando nella moda. Molte camicie sono a manica singola, particolarmente efficaci in maglia acquatica o cashmere antracite. Per non parlare dei cappotti doppiopetto alla caviglia, che sono una grande tendenza nella moda maschile. Uno di loro aveva persino un bordo strappato.
“Quello che volevo era offrire vestiti che fossero sexy e in cui ti sentissi a tuo agio. Di giorno, con abiti morbidi e casual, come la notte, quando vuoi attirare l’attenzione. Ma volevo anche che potessimo andare in ufficio, e poi vai subito al ballo, prima di tornare al lavoro immutato.” ride Silvia Fendi, che disegna la linea uomo per Fendi, nel backstage gremito.
Gran parte della collezione è accessoriata da una folgorante serie di pochette impreziosite da loghi in rilievo o marsupi multitasche. E soprattutto, ogni tipo di monogramma geometrico e pattern logo, su cappotti, spesse sciarpe in cashmere, pochette in mohair o valigie.
E per incarnare il ritrovato ottimismo di Milano, il colore di tendenza di questa stagione, il viola imperiale romano, è visto su pantaloni di pelle, borse di pelle e giacche di pelle scamosciata.
Il culmine di una bellissima sfilata, che ha portato a lunghe standing ovation durante la chiusura, quando ha salutato lo stilista italiano.
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