di base
- Nei pazienti con pressione alta, la pratica dello yoga come parte di un programma di allenamento fisico di tre mesi è stata associata a miglioramenti della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca a riposo.
- L’ipertensione arteriosa è una delle principali cause di complicanze cardiovascolari.
- Un adulto su tre soffre di ipertensione.
Per migliorare la salute del cuore è più interessante preferire lo yoga allo stretching, secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Laval (Canada). L’aggiunta di questa antica pratica alle attività fisiche quotidiane riduce la pressione sanguigna sistolica e il rischio di malattie cardiovascolari.
Ipertensione: lo yoga è più efficace dello stretching
per questo Pilota di studioGli scienziati hanno riunito 60 persone con ipertensione e sindrome metabolica a cui è stato consigliato di seguire un programma di allenamento fisico di tre mesi. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Se ciascuno dei partecipanti doveva fare 30 minuti di esercizio aerobico 5 volte a settimana, a metà di loro veniva chiesto di fare 15 minuti di yoga mentre l’altro faceva stretching.
Alla fine del trimestre sperimentale sono state effettuate varie misurazioni: pressione arteriosa, indice di massa corporea, glucosio, lipidi o persino livelli di proteina C-reattiva (hs-CRP), nonché punteggi di rischio di Framingham e Reynolds (una misura del rischio cardiovascolare su un 10 periodo di un anno, nota editore).
Dopo 3 mesi, i ricercatori hanno notato una diminuzione della pressione sanguigna sistolica e diastolica a riposo, ovvero pressione sanguigna e frequenza cardiaca, in entrambi i gruppi. Tuttavia, la pressione arteriosa sistolica è diminuita di 10 mmHg con lo yoga rispetto a 4 mmHg con lo stretching.
Inoltre, la pratica indiana riduce la frequenza cardiaca a riposo e il rischio cardiovascolare per un periodo di 10 anni valutato utilizzando un punteggio di rischio di Reynolds.
Salute del cuore: trova l’attività fisica adatta a te
Questo studio fornisce prove per un’ulteriore opzione di trattamento non farmacologico che promuove la riduzione del rischio cardiovascolare e il controllo della pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione, come parte di un programma di esercizio preventivo.Spiega il dottor Paul Poirier della Laval University che ha lavorato a questo esperimento.
“Come molti studi precedenti, raccomandiamo ai pazienti di provare l’esercizio fisico e la riduzione dello stress per ridurre l’ipertensione e il rischio di malattie cardiovascolari, in qualunque forma ritengano più attraente”.L’esperto aggiunge prima di richiamare: “Il nostro lavoro dimostra che praticare lo yoga può essere un’integrazione molto più salutare all’esercizio rispetto al semplice allungamento dei muscoli”.