EUROPA/ITALIA – Un cuore allargato verso la missione: il carisma di san Luigi Orione, in occasione del 150° anniversario della sua nascita
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Il 23 giugno 2021, quando abbiamo inaugurato l’Anno di Orione per celebrare il 150° anniversario della nascita del nostro Fondatore, non pensavamo potesse avere una tale risonanza e, al contrario, è stato è una grande sorpresa vedere come questa celebrazione abbia coinvolto la Chiesa in tutto il mondo”, dice don Giacomo. In un’intervista all’Agenzia Fides, padre Oreste Ferrari, missionario di Orione, che fino a poco tempo fa ha ricoperto il ruolo di Vicario generale, parla delle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita di padre Luigi Orione, fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza, avvenuta il 23 giugno nelle parrocchie e diocesi dei territori di missione, in tutto il mondo, dove la Congregazione del santo della è presente la provincia di Tortona.
Nato il 23 giugno 1872 a Pontecurone, in provincia di Alessandria, padre Luigi Orione è stato proclamato santo da papa Giovanni Paolo II nel 2004. «Il cuore di don Luigi, dice padre Oreste, non conosceva confini, perché pieno di carità di Cristo. In un’espressione, la sua missione era quella di portare nel mondo l’attualità e soprattutto la necessità di puntare sulla carità come mediazione per raggiungere la Chiesa e vivere il Vangelo. Il principio di don Orione, ha proseguito, è proprio questo : attraverso la carità amiamo il Papa, amiamo la Chiesa, perché questo è il messaggio e la buona novella del Vangelo».
È quindi molto importante – dice a Fides l’ex Vicario generale – mantenere viva la sua memoria nella storia della nostra Chiesa e soprattutto promuovere una coscienza missionaria, a tutti i livelli, come il miglior omaggio che possiamo rendere a quanti dedicano il loro vive ogni giorno al servizio dei più bisognosi. Ancora chierico, riferisce padre Oreste, don Orione iniziò le prime attività apostoliche che diedero vita alla famiglia carismatica della Piccola Opera della Divina Provvidenza, composta da due rami principali: i Figli della Divina Provvidenza, con la comunità degli Eremiti, e le Piccole Suore Missionarie della Carità, con la comunità delle Suore Sacramentine Cieche e delle Suore di clausura di Gesù Crocifisso. Altri gruppi che fanno parte del carisma di Orione, prosegue, sono l’Istituto Secolare di Orione, il Movimento Laicale di Orione e l’Istituto Maria di Nazaret.
Oggi la carismatica famiglia Orione è dispersa in una trentina di paesi: «Don Orione, racconta il padre Ferrari, la prima volta che lasciò l’Italia, andò in Brasile, in America Latina, fondandovi opere e in Argentina, dove trascorse anche tre anni del suo ministero». Il missionario nota: «La Congregazione si è diffusa nel mondo proprio con questo messaggio: evangelizzare attraverso le opere di carità, ma non solo istituzionalizzate, trasmettendo il messaggio che è proprio attraverso la carità che possiamo conquistare le nazioni e dimostrare la maternità dei Chiesa”.
Riferendosi alle sfide missionarie della famiglia Orione nel prossimo futuro, padre Oreste ha sottolineato: “Padre Orione ha visto l’umanità che aveva bisogno di essere ristorata nella fede, che aveva bisogno del cuore di Gesù Cristo, e ha detto: ‘Dobbiamo andare persone’. Dobbiamo uscire e andare dalle persone. Solo la carità salverà il mondo. Quindi il nostro impegno come Orioniani – e di questo ne abbiamo parlato anche all’ultimo Capitolo Generale – è proprio quello di contare sull’aiuto, sulla preghiera, sulla collaborazione di tanti confratelli, di tanti laici che sono sparsi per il mondo , che è il mondo di Orione fatto di tante nazioni. la nostra spiritualità, la nostra consacrazione religiosa e la nostra identità orionista, conclude, di essere missionari nel nostro modo di pensare e soprattutto nella testimonianza di vita per trasmettere l’amore del Signore attraverso le opere di carità. il nostro carisma”. (ES) (Agenzia Fides 2/7/2022)
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