EUROPA/ITALIA – Tra cooperazione e diplomazia: le realtà cristiane sono protagoniste del futuro dell’Afghanistan
Trento (Agenzia Fides) – Analizzare la situazione in Afghanistan, immaginare scenari futuri e soprattutto prevedere il coinvolgimento e l’impegno dell’Europa in un quadro in continua evoluzione: è con questi obiettivi, che riguardano anche la missione della Chiesa cattolica nel Paese, che si terrà martedì 14 dicembre a Trento, nel nord Italia, il convegno “Afghanistan, il futuro rifiutato”. L’iniziativa mira a chiarire le possibili dinamiche tra i Paesi donatori e l’Afghanistan, affrontando temi quali i corridoi umanitari, il sostegno alla popolazione e l’impegno con la società civile afghana. Organizzato dalle associazioni “46° Parallelo” e “Afgana”, con il sostegno delle autorità locali, l’incontro pubblico tenterà di fare il punto sul Paese indù a quattro mesi dalla fine di un conflitto ventennale, segnato dal ritorno in il potere dei talebani e termina con un drammatico bilancio di almeno 250.000 vittime, in maggioranza civili.
Alla presenza del Vice Ministro del Ministero degli Affari Esteri italiano Marina Sereni e dei principali attori, in Afghanistan e in Italia, della società civile italiana, il dibattito affronterà diversi ambiti quali: accoglienza dei migranti, cultura e mondo accademico, emergenza e cooperazione allo sviluppo, società civile afgana.
L’incontro si è preparato con alcuni webinar tematici: per la realtà dei corridoi umanitari già approvati dall’Italia, le associazioni coinvolte sono state Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche, Tavola Valdese, Arci. Sono infatti soprattutto le organizzazioni cristiane che si occupano dei corridoi umanitari a trasferire in Italia i circa 1.200 afgani che hanno chiesto di lasciare il Paese. In molti casi queste organizzazioni, così come altre associazioni, negli ultimi mesi hanno fornito prima accoglienza, alloggio e sostegno a molte famiglie afgane arrivate dopo l’evacuazione di circa 5mila afgani lo scorso agosto.
La conferenza intende chiarire come e fino a che punto il governo italiano intenda impegnarsi in futuro in Afghanistan e quale ruolo potrebbe svolgere in un’Europa che finora ha mostrato grande solidarietà ai migranti. L’argomento solleverà anche interrogativi su come la diplomazia europea intende trattare l’emirato in Afghanistan, sia in termini di aiuti umanitari che di rispetto dei diritti. L’aspetto diplomatico e le scelte saranno importanti anche per plasmare il futuro della “missio sui iuris” cattolica a Kabul, visto che la sede della cappella cattolica era all’interno dell’ambasciata italiana nella città di Kabul. capitale afghana.
Sarà presente anche un inviato dell’UNESCO per evidenziare il tema della libertà di espressione in Afghanistan.
(MG-PA) (Agenzia Fides 13/12/2021)
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